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Villa Pessina

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Villa Pessina 1
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Villa Pessina è una storica residenza eclettica di Tremezzo sul lago di Como in Italia.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Villa Pessina (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Villa Pessina
Strada statale 340 Regina, Tremezzina

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Latitudine Longitudine
N 45.981529 ° E 9.211656 °
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Indirizzo

Strada statale 340 Regina

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22016 Tremezzina
Lombardia, Italia
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Villa Pessina 1
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Luoghi vicini

Villa del Balbianello
Villa del Balbianello

La villa del Balbianello è un edificio storico che sorge a Lenno, sulle sponde del lago di Como. La villa è collocata sulla punta della penisola di Lavedo, un promontorio che si spinge nello specchio d'acqua lariano e che proprio dall'edificio ha preso il nome di "Balbianello". Il toponimo è un vezzeggiativo di "Balbiano", nome di una villa sita in località Campo. Il complesso è di proprietà del Fondo Ambiente Italiano. La villa venne costruita nel 1787 su un preesistente monastero francescano dal cardinale Angelo Maria Durini, che dalla famiglia Giovio aveva ottenuto anche la vicina villa del Balbiano. Al cardinale, che nei periodi estivi e autunnali era solito ospitare presso la villa raduni di intellettuali (tra i quali Giuseppe Parini), si deve la realizzazione del loggiato settecentesco e dei due padiglioni da questo collegati. Alla morte del Durini, nel 1797 la villa passò dapprima a Giuseppe Sepolina, che la ribattezzò secondo il proprio cognome. Successivamente, il complesso finì nelle mani di Luigi Porro Lambertenghi (nipote del Durini), il quale ebbe Silvio Pellico come precettore dei propri figli. La gestione Porro Lambertenghi comportò un restauro della chiesa di San Giovanni e dell'ex-monastero, oltre alla realizzazione di opere finalizzate a collegare internamente tutti i corpi di fabbrica compresi tra il loggiato e la darsena. In seguito la proprietà venne acquistata da Giuseppe Arconati Visconti che, fra gli altri, ospitò nel suo salotto Giovanni Berchet, Giuseppe Giusti e Alessandro Manzoni. Il figlio di Giuseppe, Gianmartino Arconati Visconti, fece apportare miglioramenti al giardino e alla loggia, ma al graduale declino del casato corrispose un progressivo abbandono della villa, che per più di trent'anni fu lasciata a sé stessa. Il degrado fu la causa di una piccola torre-faro, dotata di orologio e campane, installata dagli Arconati Visconti all'ingresso del porto. L'edificio cadde in stato di abbandono finché un ufficiale statunitense, Butler Ames, la rilevò e ne rinnovò il giardino. Nel 1974 venne acquisita dall'esploratore Guido Monzino, erede della famiglia fondatrice della Standa. Il Monzino, che ambiva a fare della villa un polo d'interesse nazionale per quello che concerne le ricerche geografiche, arredò l'edificio con cimeli provenienti dalle sue spedizioni. Monzino morì senza eredi nel 1988, lasciando la villa al Fondo Ambiente Italiano, che divenne definitivamente proprietario dell'edificio. Da allora, la fondazione si occupa di mantenere la villa nelle condizioni in cui la lasciò l'esploratore lombardo. A partire dagli anni 90 del XX secolo, villa del Balbianello è stata ripetutamente richiesta come location cinematografica. Nelle sue sale e giardini sono state girate varie pellicole internazionali, tra cui Un mese al lago di John Irvin (1995), Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni di George Lucas (2002) e Casino Royale di Martin Campbell (2006). Luigi Mario Belloni, Renato Besana e Oleg Zastrow, Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo, a cura di Alberto Longatti, Como - Lecco, La Provincia S.p.A. Editoriale, 1991. Franco Bartolini, I segreti del Lago di Como e del suo territorio, Cermenate, New Press Edizioni, 2016 [2006]. Francesca Trabella, 50 Ville del Lago di Como, Lipomo, Dominioni Editore, 2020, ISBN 978-88-87867-38-1. Lago di Como Lenno Villa del Balbiano Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla villa del Balbianello Villa del Balbianello, su fondoambiente.it.

Villa Carlotta
Villa Carlotta

Villa Carlotta è un edificio sito nel comune di Tremezzina in provincia di Como e posto sulle rive del Lago di Como. La villa è celebre sia per le raccolte d'arte conservate al suo interno, sia per il vasto giardino botanico che la circonda, parte del circuito Grandi Giardini Italiani. La costruzione della villa, in origine denominata Villa Clerici, fu iniziata nel 1690 per volere del marchese Giorgio II Clerici, presidente del Senato di Milano ed esponente di una famiglia di banchieri e commercianti. Nel 1801 la proprietà venne acquistata da Gian Battista Sommariva, all'epoca Presidente del Comitato di Governo della Repubblica Cisalpina. Personaggio illustre a Milano e collezionista d'arte, in contatto con i più illustri artisti del periodo, il Sommariva modificò gli interni della villa al fine di arricchirla con opere provenienti dalla sua collezione, che resero la villa nota in tutta Europa e luogo di interesse per personaggi come Stendhal, Lady Morgan e Flaubert. Nel 1843 la villa venne acquistata dalla principessa Marianna di Orange-Nassau, moglie del principe Alberto di Prussia, che quattro anni dopo, nel 1847, la donò alla figlia Carlotta, da cui il nome odierno Villa Carlotta, quando sposò Giorgio II, gran duca di Sassonia-Meiningen. In seguito allo scoppio della prima guerra mondiale, la villa, in quanto bene appartenente a cittadini di stati nemici, fu soggetta a sindacato e attraversò oltre un decennio travagliato che si concluse il 12 maggio 1927 quando venne costituito l'Ente Morale Villa Carlotta che tutt'oggi gestisce la villa e i giardini.