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Carcere di San Tommaso

Architetture militari di VeronaPagine con mappe
Carcere di Guarnigione di San Tommaso
Carcere di Guarnigione di San Tommaso

Il carcere di guarnigione di San Tommaso o più semplicemente carcere di San Tommaso, originariamente chiamato Garnisons Stockhaus Tomaso, è un ex carcere militare situato nel centro storico di Verona, progettato dalla k.k. Genie-Direktion Verona austriaca di stanza nella città scaligera e costruito tra il 1852 e il 1856; l'edificio, dopo essere stato destinato a lungo a ospitare funzioni militari, è stato restaurato e adibito a sede del museo archeologico nazionale di Verona.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Carcere di San Tommaso (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Carcere di San Tommaso
Stradone San Tomaso, Verona Veronetta

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.44193 ° E 11.00269 °
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Indirizzo

Museo Archeologico Nazionale di Verona

Stradone San Tomaso 3
37129 Verona, Veronetta
Veneto, Italia
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Sito web
beniculturali.it

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Carcere di Guarnigione di San Tommaso
Carcere di Guarnigione di San Tommaso
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Luoghi vicini

Chiesa di San Tomaso Cantuariense
Chiesa di San Tomaso Cantuariense

La chiesa di San Tomaso Becket, meglio conosciuta come chiesa di San Tomaso Cantuariense, è un luogo di culto cattolico situato nei pressi del centro storico di Verona, appena oltre il Ponte Nuovo del Popolo. È dedicata al santo inglese Tommaso Becket, assassinato nel 1170 a causa della sua avversione a Enrico II d'Inghilterra. Durante il Basso Medioevo nella zona erano presenti due chiese: una, più antica, dedicata a Tommaso Becket, la seconda intitolata alla Vergine Annunciata e accanto alla quale sorgeva un monastero benedettino. Nei primi anni del XV secolo i carmelitani decisero di procedere con l'ampliamento della seconda, gettando così le basi per l'attuale edificio che prenderà il nome da quella di San Tommaso, che venne abbattuta. Secondo un'iscrizione posta sulla facciata il cantiere ebbe inizio intorno al 1449 proseguendo, non senza difficoltà economiche, fino al 1504, anno della sua consacrazione. Con l'arrivo di Napoleone la chiesa venne adibita a infermeria per le truppe francesi e nel 1805 il convento venne definitivamente soppresso. Sotto la successiva dominazione austriaca il chiostro fu parzialmente abbattuto e molti dei locali dell'ex convento utilizzati come carcere militare. Si dovette aspettare l'annessione del Veneto all'Italia affinché la chiesa potesse essere riaperta al culto. L'attuale edificio si presenta come un'unione tra il romanico tradizionale veronese e il tardo gotico. L'esterno è caratterizzato da un'austera facciata con un rosone circolare e un ampio portale, quest'ultimo, si ipotizza, proveniente da un altro edificio. L'interno è a unica navata e il pavimentato è composto da riquadri bianchi e rossi con l'eccezione del presbiterio, mentre il soffitto è coperto da capriate lignee. Sui muri laterali interni della navata vi sono due monumenti sepolcrali scolpiti da Ugo Zannoni e otto altari inseriti in archi rinascimentali. Numerose le opere d'arte custodite che vennero realizzate da celebri pittori veronesi, tra cui Paolo Farinati, Girolamo dai Libri, Alessandro Turchi e Antonio Balestra.

Veronetta

Veronetta è un quartiere di Verona, collocato sulla riva sinistra dell'Adige rispetto al centro storico. Il quartiere è abitato da 10 235 persone.La Veronetta ospita quello che fu il primo nucleo abitativo della città. Ospita infatti i resti del teatro romano e il forte austriaco noto come Castel San Pietro, sul colle di San Pietro che domina la città come una grandiosa quinta scenografica. Dopo il terremoto del 3 gennaio 1117, che distrusse quasi tutta la città, anche in Veronetta si cominciò a ricostruire: furono innalzate nuove mura, che inclusero le chiese di S. Stefano, S. Giovanni in Valle e S. Maria in Organo. Nel quartiere furono costruite anche altre chiese, come S. Siro e SS. Nazaro e Celso. Nel XVI secolo fu innalzata Porta Vescovo, che delimita ancora oggi la parte orientale del quartiere. Nel 1801, con l'arrivo napoleonico in Italia, la città fu divisa in due: la riva sinistra dell'Adige, Veronetta appunto, fu attribuita agli Austriaci, la destra ai Francesi. E fu allora che nacque l'uso di chiamare la parte dominata dagli Austriaci con il nome di Veronetta, dal francese «Veronette», inizialmente con uso dispregiativo. La città fu riunita solo nel 1805, sotto la sovranità della Francia. Con la riconquista austriaca, Veronetta fu provvista di vari magazzini militari per le truppe dell'Impero austro-ungarico. Fu proprio dopo l'abbandono degli Austriaci e l'inondazione del 1882 che Veronetta cadde in miseria, e finì per essere un quartiere povero. Solo nel 1973, con un apposito piano, si iniziò a riabilitare il quartiere. Oggi Veronetta è anche quartiere universitario, poiché sede principale dell'Università degli Studi di Verona.