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45 Broad Street

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45 Broad Street è grattacielo in costruzione nel distretto finanziario di Manhattan, a New York. L'edificio diventerà la torre residenziale più alta di Lower Manhattan.

Estratto dall'articolo di Wikipedia 45 Broad Street (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

45 Broad Street
Broad Street, New York

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 40.705556 ° E -74.011389 °
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Indirizzo

Broad Street 41
10004 New York
New York, Stati Uniti d'America
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Luoghi vicini

Alexander Macomb House
Alexander Macomb House

La Alexander Macomb House è stata una casa d'abitazione eretta nel XVIII secolo posta al n. 39–41 di Broadway a Manhattan che servì come seconda residenza presidenziale. Il presidente George Washington la occupò dal 23 febbraio al 30 agosto 1790, nel corso dei due anni in cui New York City fu capitale degli Stati Uniti. Alexander Macomb (1748–1831) era un mercante americano di discendenza irlandese ed uno speculatore terriero. Egli costruì una casa a quattro piani a Broadway nel 1786–1788. Macomb la affittò poi al plenipotenziario francese Elénor-François-Elie, conte di Moustier, che la occupò sino al suo ritorno a Parigi all'inizio del 1790. Il presidente Washington trovò il luogo adatto per accogliere la nuova residenza presidenziale ed i suoi uffici e da subito iniziò a trasferirvi mobili, specchi e tappeti oltre ad acquistarne di nuovi col proprio denaro. Alcuni di questi oggetti sono ancora oggi visibili alla sua residenza di Mount Vernon. La prima casa presidenziale era stata la Samuel Osgood House al n.3 di Cherry Street a Manhattan, casa che Washington occupò dal 23 aprile 1789 al 23 febbraio 1790. Rispetto alla precedente abitazione, ad ogni modo, la nuova casa era significativamente più grande, nei pressi di Bowling Green, con una splendida visuale sul fiume Hudson. Lo staff del presidente era composto da 20 persone, tra cui diversi lavoratori, servitori e schiavi (all'epoca la schiavitù era legale a New York) e lo stesso Washington aveva portato con sé 7 schiavi africani da Mount Vernon per lavorare presso di lui nella nuova casa: William Lee, Christopher Sheels, Giles, Paris, Austin, Moll e Oney Judge. Qui vissero anche due nipoti di Martha Washington, Nelly Custis (n. 1779) e "Wash" Custis (n. 1781). Nel luglio del 1790 venne approvato il Residence Act, la capitale nazionale venne spostata a Filadelfia, in Pennsylvania, per un periodo di 10 anni per consentire la costruzione della nuova capitale nel distretto di Columbia. Washington lasciò Macomb House il 30 agosto 1790 e fece ritorno brevemente alla sua residenza privata di Mount Vernon, fermandosi a Philadelphia per esaminare il proseguire dei lavori sulla sua nuova abitazione, la Masters–Penn–Morris House al n.190 di High Street. Nel 1821, Macomb House venne convertita nel "Bunker's Mansion House Hotel", un noto hotel di Broadway, ma la struttura venne in seguito abbattuta. Nel 1939, le Daughters of the Revolution eressero una targa di bronzo al n.39 di Broadway per commemorare la casa.

Grande incendio di New York
Grande incendio di New York

Il Grande incendio di New York è stato un disastro che distrusse la borsa valori di New York e un gran numero di altri edifici dell'estremità sud-orientale di Manhattan verso Wall Street il 16 e 17 dicembre 1835 Il fuoco iniziò a divampare verso sera in un magazzino di cinque piani al numero 25 di Merchant Street (l'odierna Beaver Street) all'incrocio con Pearl Street e Hanover Square; la città era coperta di neve e l'incendio venne alimentato da raffiche di vento che soffiavano da nordovest verso l'East River. A causa della temperatura, di circa -27 °C, l'East River era completamente ghiacciato e i pompieri dovettero scavare dei buchi sulla superficie congelata per poter attingere acqua. A quel punto però l'acqua finiva per gelare nuovamente all'interno di pompe e manichette. I tentativi di far saltare in aria gli edifici che si trovavano sul percorso dell'incendio (una tecnica comunque valutata a posteriori come controproducente) furono impediti dalla mancanza di polvere da sparo sulla penisola di Manhattan. I pompieri che arrivarono da Filadelfia per aiutare quelli locali dissero che l'incendio era visibile sin dalla loro città. Verso le due del mattino degli uomini della marina portarono della polvere da sparo dall'arsenale di Brooklyn, abbattendo così degli edifici sul percorso del fuoco. A quel punto le fiamme coprivano una superficie di 200.000 m² su 17 isolati e avevano distrutto tra i 530 e i 700 edifici. La zona interessata è quella ora denominata Coenties Slip. I danni furono stimati in venti milioni di dollari dell'epoca, equivalenti a centinaia di milioni in valuta attuale. Fortunatamente però solo due persone avevano perso la vita nel disastro. Le assicurazioni per lo più non coprirono i danni, perché le sedi di molte di esse erano andate distrutte dal fuoco, portandole al fallimento. L'indagine che seguì non individuò alcuna responsabilità, indicando che la causa dell'incendio era stato lo scoppio di una tubatura del gas arroventata da una stufa a carbone. Poiché l'incendio era scoppiato nel bel mezzo di un periodo di boom economico provocato dalla fresca apertura del canale Erie, gli edifici in legno andati distrutti vennero rapidamente sostituiti da nuove costruzioni in pietra e mattoni di maggiori dimensioni, che più difficilmente avrebbero favorito la diffusione di grossi incendi. L'incendio inoltre suggerì la costruzione di una nuova fonte di approvvigionamento idrico municipale, noto oggi come Acquedotto Croton, nonché la riforma e l'espansione del corpo dei vigili del fuoco. Il risultato fu che questo fu l'ultimo grande incendio a New York. In ogni caso, le compagnie di assicurazione che avevano perso le proprie sedi decisero di non correre il rischio di ricostruire nella stessa zona e si spostarono ad Hartford, che ancora oggi è conosciuta come "la capitale mondiale delle assicurazioni".