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Cadeia do Aljube

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Museu do Aljube
Museu do Aljube

Cadeia do Aljube è un'antica prigione di Lisbona, in Portogallo, che ora funge da museo. Situata vicino alla Sé Cattedrale nella parrocchia di Santa Maria Maior, la prigione ospitava i condannati per il foro ecclesiastico fino al 1820, poi le donne accusate di reati comuni fino alla fine degli anni 1920. Dal 1928 fino alla sua chiusura nel 1965, vi furono detenuti politici della Ditadura Nacional e dell'Estado Novo. Famosi ex detenuti includono Telo Mascarenhas e Mário Soares. Dopo è stato convertito per contenere criminali comuni e uffici del Ministero della Giustizia. Il Museo di Aljube - Resistenza e Libertà è un museo inaugurato il 25 aprile 2015.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Cadeia do Aljube (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Cadeia do Aljube
Pátio do Aljube, Lisbona Alfama (Santa Maria Maior)

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N 38.710173 ° E -9.13274 °
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Pátio do Aljube

Pátio do Aljube
2485-111 Lisbona, Alfama (Santa Maria Maior)
Portogallo
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Museu do Aljube
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Casa dos Bicos
Casa dos Bicos

La Casa dos Bicos ("casa dei becchi" in portoghese, dalla forma dei mattoni della facciata) è una dimora storica della città di Lisbona in Portogallo. Il palazzo, costruito all'inizio del XVI secolo nel quartiere di Alfama, ha una particolare facciata di influenza rinascimentale e manuelina. È sopravvissuto al disastroso terremoto di Lisbona del 1755 che distrusse la maggior parte della città. La Casa dos Bicos fu fatta costruire nel 1523 da Brás de Albuquerque (1501-1581), figlio del primo governatore dell'India portoghese, Alfonso de Albuquerque. Brás de Albuquerque aveva trascorso alcuni anni in Italia, dove aveva potuto osservare dal vivo l'architettura rinascimentale italiana, tra cui probabilmente il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, che ha le facciate in bugnato a forma di punte di diamante. In seguito al suo ritorno in Portogallo, Brás de Albuquerque fece costruire la Casa dos Bicos con una facciata che riprendesse questi stessi "diamanti" ma che incorporasse anche finestre e portali in stile manuelino. Il terremoto del 1755 distrusse la facciata principale e i due piani superiori della facciata che dà su Rua dos Bacalhoeiros (l'attuale facciata principale). Il palazzo rimase nelle mani della famiglia Albuquerque fino al XIX secolo, quando venne acquistato da Caetano Lopes da Silva, un commerciante di merluzzo. Venne quindi utilizzato per anni come magazzino per il bacalhau (baccalà). Intorno al 1960 la Casa fu acquistata dalla Città di Lisbona. Negli anni 1980 la Casa dos Bicos venne restaurata e parzialmente ricostruita. I due piani superiori dell'attuale facciata principale vennero ricostruiti in base a disegni e pitture precedenti il 1755, che mostravano una loggia rinascimentale al terzo piano e le finestre in stile manuelino. All'interno del perimetro della casa furono condotti degli scavi archeologici, rivelando resti d'epoca romana e moresca. Nell'edificio oggi hanno sede alcuni servizi del Comune di Lisbona e, in seguito, si è stabilita la Fondazione José Saramago, accogliendo la biblioteca dello scrittore premio Nobel per la Letteratura. Nella piazza antistante la Casa dos Bicos, ai piedi di una pianta di olivo proveniente da Azinhaga do Ribatejo (freguesia di Golegã), luogo di nascita di José Saramago, sono state poste nel 2011 le ceneri dello scrittore, nel corso di una cerimonia pubblica che ha visto la partecipazione della vedova Saramago, Pilar del Río Gonçalves.