place

Chiesa di San Lorenzo (Montorio al Vomano)

Chiese dedicate a san Lorenzo martireChiese di Montorio al VomanoPagine con mappeStub - chiese dell'AbruzzoStub - provincia di Teramo

La chiesa di San Lorenzo è una chiesa privata situata nel comune di Montorio al Vomano nella provincia di Teramo in Abruzzo. Fa parte della comunità montana Gran Sasso e fu colpita fortemente dal terremoto da cui ha perso parzialmente il campanile e il tetto. La chiesa è situata nella frazione San Lorenzo. Ha impianto rettangolare, unito ai locali dell'ex monastero benedettino San Benedetto di Paterno. Il materiale è in laterizio e ciottoli di fiume. L'abside semicircolare della chiesa è la porzione più antica. La facciata è tardo settecentesca a capanna con finestra centrale, e portale semplicemente architravato. Vi sono lavori restauro. L'edificio risalirebbe alla fine del Cinquecento.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Lorenzo (Montorio al Vomano) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Chiesa di San Lorenzo (Montorio al Vomano)
Strada Statale 80 del Gran Sasso d'Italia,

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Collegamenti esterni Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Chiesa di San Lorenzo (Montorio al Vomano)Continua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 42.5939 ° E 13.64701 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Chiesa di San Lorenzo

Strada Statale 80 del Gran Sasso d'Italia
64046
Abruzzo, Italia
mapAprire su Google Maps

linkWikiData (Q48805014)
linkOpenStreetMap (828900594)

Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Campo di internamento di Tossicia

Il Campo di internamento di Tossicia, in provincia di Teramo, è stato uno dei numerosi campi di internamento istituiti dal governo fascista in seguito all'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, per rinchiudervi persone di etnie non desiderate, stranieri e oppositori antifascisti. Il campo è stato attivo dall'agosto 1940 fino al 1944. Il campo nacque per imprigionare i rom provenienti da Postumia, per epurare l'Istria dai gruppi di etnia rom e sinti, nonché per internare cinesi e slavi, similmente al pre-esistente campo di Gonars, in provincia di Udine. Nel 1940-41 furono anche ospitati al campo almeno 28 profughi ebrei stranieri di nazionalità tedesca, austriaca o polacca, provenienti perlopiù dal campo di internamento di Manfredonia; si trattò solo di una sistemazione provvisoria prima del trasferimento ad altra località, che per la maggior parte di loro fu il campo di internamento di Civitella del Tronto. Nessun ebreo risulta presente al campo di Tossicia nell'estate del 1943 o nel periodo dell'occupazione tedesca. I 12 ex-internati ebrei del campo, che furono deportati e uccisi ad Auschwitz, furono tutti arrestati in altra località. Il campo era suddiviso tra largo Belvedere e piazza Umberto I, negli edifici noti come casa Mirti, casa Fabii e casa De Marco, con una capienza totale di 115 posti, divisi nei tre diversi fabbricati. All'ingresso di questi fabbricati venne impressa l'effigie di Benito Mussolini, ancora oggi visibile su alcuni di essi. Il direttore del campo fu il podestà di Tossicia, Nicola Palumbi.