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Chiesa di San Francesco Grande (Padova)

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La chiesa di San Francesco Grande (per non confonderla con la chiesa di San Francesco Piccolo scomparsa già nel secolo XVI) o più semplicemente chiesa di San Francesco è un edificio religioso che si affaccia su via San Francesco, già contrà dei porteghi alti, a Padova. Titolata a San Francesco d'Assisi, sorse per il volere evergetico di Baldo de' Bonafarii e Sibilla de Cetto con il Convento dei Frati Minori che l'hanno avuta in cura sino al 1810 assieme l'Ospedale di San Francesco Grande che fu in uso sino al 1798. Divenuta chiesa parrocchiale assorbendo il titolo di San Lorenzo e San Giorgio, è stata riaffidata ai minori nel 1914. Nel settembre 2020 i francescani hanno rinunciato alla cura del complesso consegnandolo al clero secolare.

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Chiesa di San Francesco Grande (Padova)
Via San Francesco, Padova Forcellini

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.40485 ° E 11.88059 °
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Indirizzo

Chiesa di San Francesco

Via San Francesco
35121 Padova, Forcellini
Veneto, Italia
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Loggia e Odeo Cornaro
Loggia e Odeo Cornaro

La Loggia e l'Odeo Cornaro erano parte di un più ampio complesso di edifici e giardini fatto costruire da Alvise Cornaro nella prima metà del XVI secolo, nel vasto parco della sua residenza di via del Bersaglio (oggi via Melchiorre Cesarotti) a Padova, a pochi passi dalla Basilica di Sant'Antonio. Del progetto originario rimane un cortile rettangolare di circa 32 per 18 metri: la Loggia ne occupa l'intero lato corto e l'Odeo si affaccia al centro del lato lungo. In corrispondenza dell'attuale ingresso sorgeva un tempo l'abitazione padronale, poi distrutta e sostituita nel XIX secolo da un altro edificio. Nel seicento, durante e dopo gli studi universitari, abitò in questa casa Elena Lucrezia Corner di cui Alvise Corner era il trisnonno. Il Cornaro volle la Loggia per realizzare la propria idea di teatro umanistico, inteso sia come spazio fisico e architettonico ispirato a modelli classici greco-romani, sia come rappresentazione di pièces letterarie antiche e moderne. La Loggia, progettata dall'architetto e pittore Giovanni Maria Falconetto nel 1524, assolveva alla funzione di frons scenae del teatro. Dal giardino antistante il padrone di casa e i suoi amici umanisti assistevano agli spettacoli degli artisti più in voga al tempo, primo fra tutti Angelo Beolco detto il Ruzante, uno degli amici più fidati del Cornaro. L'Odeo fu costruito a dieci anni di distanza dalla Loggia ed è dotato di un'acustica particolarmente curata: era lo spazio destinato alla musica e alle recitazioni poetiche e, dal 1540, divenne la sede dell'Accademia degli Infiammati.