Chiesa di Sant'Egidio (Firenze)

L'arcispedale di Santa Maria Nuova è un ospedale di Firenze, situato nell'omonima piazza, nel centro storico. Fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre della celebre Beatrice amata da Dante, è l'ospedale più antico della città tra quelli tuttora pienamente attivi, e uno dei più vecchi d'Europa. Nella sua storia plurisecolare l'ospedale e la sua chiesa di Sant'Egidio furono abbelliti da importantissime opere d'arte, oggi in parte confluite in istituzioni museali o tuttora in loco; inoltre riveste un posto nella storia della medicina grazie soprattutto all'antica Facoltà di Medicina e Chirurgia e all'attività di Maurizio Bufalini. Il complesso appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

La biblioteca e archivio del Risorgimento è una biblioteca di Firenze che conserva documenti inerenti al Risorgimento.

La Biblioteca comunale centrale di Firenze si trovava in via Sant'Egidio, all'interno dell'ex-convento delle Oblate. Dal 2007 è stata assorbita dalla nuova Biblioteca delle Oblate, costituendone la sezione di conservazione e storia locale. Le sue origini sono strettamente legate a quelle dell'Archivio Storico. Nel 1913, infatti, con l'approvazione del Regolamento per il servizio della Biblioteca e dell'Archivio Storico del Comune di Firenze confluirono nella biblioteca libri vecchi e nuovi raccolti negli uffici comunali o provenienti da lasciti e donazioni. Questa raccolta di documenti e volumi si è col tempo specializzata ed oggi la biblioteca conserva opere di interesse storico culturale con l'obiettivo di documentare nel modo più completo ed esaustivo possibile la storia culturale, politica e amministrativa di Firenze e della Toscana.

Il complesso delle Oblate è un edificio storico, già monastero, del centro storico di Firenze, situato tra via dell'Oriuolo 24-26 e via Sant'Egidio. Oggi vi hanno sede alcune istituzioni, in particolare la Biblioteca comunale delle Oblate. Il complesso appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

La biblioteca delle Oblate è una biblioteca pubblica nel centro storico di Firenze a pochi passi da piazza Duomo, ospitata nel trecentesco complesso delle Oblate dal quale trae la sua denominazione.

Il Museo fiorentino di preistoria "Paolo Graziosi" si trova a Firenze, nell'ex convento delle Suore oblate davanti all'ospedale di Santa Maria Nuova (entrata da via dell'Oriuolo 24 - Biblioteca delle Oblate).

Il tabernacolo di via Folco Portinari è un'edicola devozionale storica del centro storico di Firenze. Legata all'antica sede della corsia femminile dell'ospedale di Santa Maria Nuova, contiene un affresco della Madonna col Bambino di Matteo Rosselli, databile al 1619.

Via Sant'Egidio è una strada del centro storico di Firenze, che va da via dell'Oriuolo angolo borgo Pinti a piazza di Santa Maria Nuova angolo via Folco Portinari. A circa metà del tracciato si apre sulla sua destra via della Pergola. Per un certo periodo il nome della strada comprendeva anche l'attuale via Maurizio Bufalini.

Il Museo di Firenze com'era si trovava in via dell'Oriuolo a Firenze, nell'ex-convento delle Oblate, e ripercorreva tutta la storia della città dalla fondazione romana ai tempi del Risanamento urbanistico. Chiuso nel 2010, le sue collezioni sono oggi esposte tra musei comunali e statali di Firenze.

Via dell'Oriuolo è una strada del centro storico di Firenze, situata tra piazza Gaetano Salvemini e piazza del Duomo angolo via del Proconsolo (dove sono il canto dei Falconieri e il canto de' Bischeri). Incontra lungo il tracciato borgo degli Albizi, la volta di San Piero, via Sant'Egidio (angolo Borgo Pinti) e via Folco Portinari.

Palazzo Compagni è un edificio storico di Firenze, situato in via Maurizio Bufalini 7.

Palazzo Bastogi si trova in via dell'Oriuolo 33 a Firenze. È sede dell'Archivio storico del Comune di Firenze. Il palazzo (come Bargilli Sarchi) appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.