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Elefante della Bastiglia

Monumenti di ParigiPagine con collegamenti non funzionantiPagine con mappeProgetti di opere architettonicheSculture in gesso
Sculture perduteVoci con codice GNDVoci con codice VIAFVoci non biografiche con codici di controllo di autoritàXII arrondissement di Parigi
Elefant der Bastille
Elefant der Bastille

L'elefante della Bastiglia era il progetto di una gigantesca fontana, con al centro una statua di bronzo che rappresentava un elefante, voluta da Napoleone Bonaparte, nel 1808, per abbellire place de la Bastille. L'opera, una volta realizzata, avrebbe dovuto essere collocata nell'angolo sud-est della piazza; della statua, tuttavia, fu creato solo un modello in gesso a grandezza naturale, che fu sistemato sulla base della fontana dove rimase dal 1814 al 1846. Alta circa 24 metri (78 piedi), la struttura divenne un punto di riferimento, tanto da essere ampiamente citata da Victor Hugo nel suo romanzo I miserabili. Il progetto, però, non fu mai completato e, al suo posto, trovò sistemazione la Colonna di luglio, che fu costruita in memoria della rivoluzione del 1830 e che, sotto il profilo architettonico e stilistico, ricorda la Colonna della Vittoria del Tiergarten a Berlino e la Colonna di Nelson di Trafalgar Square a Londra.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Elefante della Bastiglia (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Elefante della Bastiglia
Place de la Bastille, Parigi Paris 4e Arrondissement (Parigi)

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Place de la Bastille
75004 Parigi, Paris 4e Arrondissement (Parigi)
Isola di Francia, Francia
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Elefant der Bastille
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Luoghi vicini

Colonna di Luglio
Colonna di Luglio

La colonna di Luglio (in lingua francese colonne de Juillet) è un monumento eretto in memoria della rivoluzione di luglio. Essa si trova al centro di Place de la Bastille a Parigi e venne eretta per commemorare le Trois Glorieuses, le "tre gloriose" giornate del luglio 1830 che videro la caduta di Carlo X di Francia e l'inizio della "monarchia di luglio" di Luigi Filippo. La colonna di Luglio è costituita da 21 tamburi di bronzo del peso di 74 tonnellate. È alta 47 metri ed all'interno contiene una scala a chiocciola. Si trova su una base di marmo bianco decorata da bassorilievi di bronzo, fra i quali il leone di Antoine-Louis Barye è il più famoso. I galletti francesi agli angoli sono anche di Barye. La colonna ha incisi in oro i nomi dei parigini che morirono durante la rivoluzione. Alla sommità, sopra il capitello di ordine corinzio vi è una balconata ampia quasi cinque metri, sormontata da un globo dorato, sul quale è posta una statua, anch'essa dorata, di Auguste Dumont, rappresentante il Génie de la Liberté (lo "spirito della libertà"). Appoggiato su un piede solo come il Mercurio volante del Giambologna, raffigura un nudo alato, coronato di una stella, che brandisce la fiaccola della civiltà e i resti delle catene spezzate. In precedenza la figura è apparsa anche sulla moneta francese da dieci franchi. Il monumento, una elaborazione di una colonna corinzia, fu progettato dall'architetto Jean-Antoine Alavoine, a seguito dell'incarico ricevuto da Luigi Filippo: la Place de la Bastille venne ufficialmente scelta come sito su cui innalzare il monumento il 9 marzo 1831, e il cittadino-re pose la prima pietra il 28 luglio 1831, primo anniversario della rivoluzione che lo portò al potere. In quella occasione venne cantato al Panthéon un inno su parole di Victor Hugo e musica di Ferdinand Hérold. La colonna di Luglio venne costruita da Joseph-Louis Duc impegnato nel progetto assieme ad Alavoine. Venne infine inaugurata il 28 luglio 1840. Venne eseguita in quella occasione una composizione commissionata per l'evento a Hector Berlioz, dal titolo Grande symphonie funèbre et triomphale, che venne eseguita da una banda, diretta dall'autore, che sfilò in corteo per le strade di Parigi fino a Place de la Bastille. Jean-Pierre Montagny disegnò una medaglia commemorativa per l'occasione. Un primo progetto per una colonna commemorativa, quella che avrebbe dovuto commemorare la presa della Bastiglia, era stato previsto nel 1792, e una prima pietra venne posta il 14 luglio 1792 ma il progetto non andò a buon fine. La base circolare su cui poggia la colonna venne realizzata durante il Primo Impero francese e sorreggeva una fontana con un elefante al centro. Tuttavia, di quest'ultimo fu costruito, su progetto di Percier e Fontaine, solo un modello in stucco e la scultura in bronzo permanente non fu mai completata a causa di problemi finanziari negli ultimi giorni dell'Impero. La base è stata mantenuta bassa per sostenere lo zoccolo della colonna. Nelle fondamenta del basamento venne costruito un colombaio per ospitare i resti delle 615 vittime della rivoluzione di luglio. Ulteriori 200 vittime della rivoluzione del 1848 vennero successivamente interrate assieme alle altre. Il trono di Luigi Filippo venne simbolicamente bruciato sulla piazza nel febbraio 1848. La colonna fece da scena all'ultima disperata resistenza della Comune di Parigi nel 1871.

Place des Vosges
Place des Vosges

Place des Vosges (/plas de voʒ/) situata nel quartiere Marais, è la più antica piazza di Parigi. Caterina de' Medici, dopo la morte del marito Enrico II, fece demolire nel 1563 l'antico Hôtel des Tournelles, palazzo reale dal 1388, e realizzare come sua nuova residenza il Palazzo delle Tuileries, lasciando uno spazio libero in questo sito, che dal 1604 fu occupato da una fabbrica di tessuti in seta e da abitazioni per operai. Pochi decenni dopo, però, Enrico IV di Francia decise di realizzare l'attuale piazza, la prima piazza reale di Parigi, facendovi costruire edifici identici sui quattro lati, uno dei primi esempi di pianificazione urbanistica razionale in Francia. La piazza fu inaugurata nel 1612 in occasione dello spettacolo equestre indetto per festeggiare le nozze di Luigi XIII di Francia con Anna d'Austria. Su ciascuno dei quattro lati, lunghi 140 metri, si affacciano nove caseggiati che formano una parete continua, con quattro finestre ciascuno, tre piani e un ampio solaio. Al piano terra si aprono dei porticati e nel mezzo della piazza è presente un giardino, una square, che prende il nome dal monumento equestre a Luigi XIII che si trova al suo interno. Ogni casa presenta fasce verticali e cornici di conci in pietra calcarea bianca alternate a fasce di mattoni, che creano una raffinata tricromia con l'ardesia blu dei tetti. I padiglioni destinati al re e alla regina, abitati solo in circostanze occasionali, furono disposti al centro dei lati orizzontali a nord e a sud, e sono rialzati e leggermente sporgenti verso il centro, mentre sotto ad essi passano le strade che portano all'esterno. La piazza offriva così l'immagine dell'Assolutismo razionale, con le differenze tra i singoli abitanti livellate in favore dell'uniformità esteriore. La piazza divenne luogo privilegiato dall'aristocrazia e mantenne il nome di Place Royale fino alla Rivoluzione francese, quando dal 1799 prese il nome del primo dipartimento che pagò le tasse al nuovo stato repubblicano (i Vosgi appunto). Un palazzo che si affaccia su Place des Vosges è il teatro del delitto che fa da sfondo al romanzo L'ombra cinese di Georges Simenon, con protagonista il Commissario Maigret. Altro palazzo importante è l'Hôtel Arnaud, ove visse Victor Hugo, fino a prima dell'esilio. Oggi il suo appartamento ospita un museo a lui dedicato. In un altro appartamento visse a lungo Sergio Belloni (1925-2005), detto le peintre de Paris.