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Pellegrinaio di Santa Maria della Scala

Affreschi nel complesso museale di Santa Maria della ScalaDipinti di autori del Rinascimento italianoPagine che utilizzano collegamenti magici ISBNPagine che utilizzano l'estensione KartographerVoci con codice GND
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Domenico di Bartolo View of the fresco cyle in the Pellegrinaio WGA06415
Domenico di Bartolo View of the fresco cyle in the Pellegrinaio WGA06415

Il Pellegrinaio è un ambiente monumentale dell'ex-ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Contiene uno dei più importanti cicli di affreschi del Quattrocento senese, a cui lavorarono Domenico di Bartolo, Pietro d'Achille Crogi, Priamo della Quercia, Lorenzo Vecchietta e, dopo il 1570, Giovanni di Raffaele Navesi; esso illustra la missione dell'ospedale, spesso con scene, uniche in Europa, della vita quotidiana al suo interno, che rappresentano straordinari documenti storici, oltreché artistici.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Pellegrinaio di Santa Maria della Scala (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Pellegrinaio di Santa Maria della Scala
Siena Centro Storico Medievale

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N 43.316962 ° E 11.328196 °
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Indirizzo

Chiesa della Santissima Annunziata


53100 Siena, Centro Storico Medievale
Toscana, Italia
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Domenico di Bartolo View of the fresco cyle in the Pellegrinaio WGA06415
Domenico di Bartolo View of the fresco cyle in the Pellegrinaio WGA06415
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Luoghi vicini

Complesso museale di Santa Maria della Scala
Complesso museale di Santa Maria della Scala

Il Santa Maria della Scala è un complesso museale di Siena, situato in piazza del Duomo 2, proprio davanti alla cattedrale. Già uno dei più antichi e grandi ospedali europei, fu uno dei primi xenodochi ed oggi, esaurite le proprie funzioni sanitarie, è uno dei più importanti centri museali e culturali della città, in seguito a un'importante operazione di recupero basata sul progetto dell'architetto Guido Canali, vincitore nel 1992 di un Concorso Internazionale ad inviti. Ospita una serie di collezioni che vanno dall'antichità (Museo archeologico nazionale nei sotterranei) all'epoca moderna, alternando ambienti monumentali e corridoi angusti, intrecci di gallerie scavate nel tufo e grandi spazi voltati a mattoni. Nei suoi 350.000 metri cubi d'estensione (di cui 13.000 metri quadrati in pianta aperti al pubblico) si trovano quindi svariate testimonianze storico-artistiche, che possono essere lette come una sintesi della città e della sua storia, coprente un arco di circa mille anni. Vi spicca il celebre Pellegrinaio, il più importante ciclo del Quattrocento senese. L'appellativo "della Scala" è testimoniato dal XII secolo e ricorda la particolare collocazione davanti alla gradinata della chiesa principale. Più tardi si sviluppò la leggenda secondo la quale l'ospedale era stato fondato in seguito alla visione della madre del Beato Sorore, in cui una scala miracolosa accoglieva i fanciulli abbandonati in paradiso. Da gennaio 2024 la Fondazione Santa Maria della Scala è presieduta dal manager culturale Cristiano Leone.

Santi Girolamo e Maria Maddalena
Santi Girolamo e Maria Maddalena

I Santi Girolamo e Maria Maddalena sono due sculture realizzate da Gian Lorenzo Bernini, attualmente collocate nella Cappella Chigi del duomo di Siena. Furono commissionate da Fabio Chigi, ovvero papa Alessandro VII. Bernini cominciò a lavorare sulle opere nel 1661 e furono trasportate da Roma a Siena nel 1663. L'artista ricevette il pagamento di 2128 scudi, sebbene le opere non siano state scolpite esclusivamente da Bernini, ma con molta probabilità vi è stato un grande aiuto della sua bottega. La cappella, nella sua concezione architettonica globale, è stata elaborata dal Bernini; all'interno della stessa, inoltre, sono presenti altre due statue, oltre al San Girolamo e alla Santa Maria Maddalena, attribuibili alla bottega di Bernini: si tratta della Santa Caterina di Ercole Ferrata e del San Bernardino da Siena, realizzato da Antonio Raggi. Gli studiosi hanno evidenziato come le figure stiano subendo l'esperienza mistica. Rudolf Wittwoker parla di una "intensificazione della qualità visionaria": entrambi, difatti, non risultano coinvolti dal mondo attorno a loro, bensì sono assorti nei loro spazi spirituali. Howard Hibbard, conformemente a quanto afferma Wittwoker, dimostra come le due statue fuoriescano dalla nicchia stessa, a dimostrazione del fatto che Girolamo e Maria Maddalena non siano vincolati alla dimensione terrena, ma facciano riferimento a qualcosa di più alto, trascendente. Al museo di belle arti di Lipsia vi è un disegno preparatorio di Maria Maddalena, mentre un bozzetto scultoreo della testa di Geremia è conservato al Fogg Art Museum dell'Università di Harvard.