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Chiesa di Sant'Antonio Abate (Rieti)

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Chiesa di Sant'Antonio Abate, Rieti
Chiesa di Sant'Antonio Abate, Rieti

La chiesa di Sant'Antonio Abate di Rieti fu edificata come parte integrante di un complesso architettonico esistente già dagli inizi del secolo XIV, che comprendeva un ospedale e un cimitero. L'intero complesso nacque ai piedi della collina sulla quale si era andata sviluppando la Reate romana. La chiesa si trova in prossimità dell'antico perimetro della cinta muraria romana, tra via Vignola, già via dell'Ospedale e via Sant'Antonio Abate oggi via Tancredi. I grandi blocchi delle mura romane sono tuttora visibili poiché formano la zoccolatura della chiesa sul lato orientale di via Tancredi, permettendo così che il piano di posa della facciata sia ridimensionato per la forte pendenza di via Vignola.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di Sant'Antonio Abate (Rieti) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di Sant'Antonio Abate (Rieti)
Via Antonio Tancredi,

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N 42.403928 ° E 12.864169 °
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Chiesa di Sant'Antonio Abate

Via Antonio Tancredi
02100 , Regina Pacis
Lazio, Italia
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Chiesa di Sant'Antonio Abate, Rieti
Chiesa di Sant'Antonio Abate, Rieti
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Luoghi vicini

Delegazione apostolica di Rieti
Delegazione apostolica di Rieti

La delegazione apostolica di Rieti fu una suddivisione amministrativa dello Stato della Chiesa, istituita nel 1816 da papa Pio VII nel territorio del reatino e della provincia apostolica di Sabina. Nella sua conformazione definitiva confinava a nord con la delegazione di Spoleto, a est con il Regno delle Due Sicilie, a sud con la comarca di Roma, a ovest con la comarca di Roma e la delegazione di Viterbo. Era una delegazione di 3ª classe. Dal 1824 al 1827 l'unità provinciale apostolica Sabina fu sciolta e il Reatino, insieme con i governi di Rieti, Roccasinibalda, Orvinio e il distretto di Poggio Mirteto, venne unito a Spoleto, divenuto capoluogo, mentre la Sabina, con i governi di Poggio Mirteto e Fara, fu aggregata alla Comarca di Roma. Le riforme attuate nel 1831 da Gregorio XVI ripristinarono la situazione precedente, restituendo alla delegazione di Rieti l'autonomia e il distretto di Poggio Mirteto. Nel 1850, infine, quando le delegazioni furono raggruppate in circoscrizioni di livello "regionale", Rieti fu sottoposta al circondario di Perugia. Nel 1825 il successore immediato di Pio VII, papa Leone XII, ridusse il numero delle delegazioni a 13 accorpando Spoleto e Rieti (oltre che Fermo e Ascoli, Macerata e Camerino, Viterbo e Civitavecchia), ma nel 1831 Gregorio XVI ripristinò tutte le delegazioni soppresse. In seguito alla riforma amministrativa di Pio IX il 22 novembre 1850 confluì nella Legazione dell'Umbria (III Legazione). Dopo l'Unità d'Italia, per effetto del decreto Pepoli (13 dicembre 1860), fu annessa alla provincia dell'Umbria sotto forma di Circondario di Rieti.