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Villanova d'Asti

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Villanova d asti panorama
Villanova d asti panorama

Villanova d'Asti (Vilaneuva d'Ast in piemontese) è un comune italiano di 5 493 abitanti della provincia di Asti, situato pressappoco al centro del Piemonte.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Villanova d'Asti (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Villanova d'Asti
Via Fiume,

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 44.942778 ° E 7.938333 °
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Studio Dentistico Dott. Davide Morello

Via Fiume 9
14019
Piemonte, Italia
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Villanova d asti panorama
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Luoghi vicini

Chiesa di San Nazario (Cantarana)
Chiesa di San Nazario (Cantarana)

La chiesa di San Nazario di Cantarana è nata per devozione popolare tra il XIV e il XV secolo, è ubicata su un'altura che dà sulla valle Maggiore sulla collina detta del Bricco Grosso. Non vi sono documenti che attestino la sua origine, il primo documento che ne parla è un catasto ma pare sia stata edificata per devozione nei confronti di San Nazario, che in questo luogo, per secoli, è stato invocato quale protettore dei bambini ammalati di ruffa ovvero crosta lattea. Essendo edificata in luogo appartato dal centro abitato divenne dimora di un eremita sino ai primi decenni del XX secolo. Diffusissimo fino all'Ottocento il “pellegrinaggio” a questa cappella e ne sono testimonianza ancora oggi i numerosi ex voto ancora presenti nella chiesa nonostante siano stati in larga parte distrutti. Verso la fine del Seicento la popolazione impossibilitata a mantenere decorosa la chiesa visto anche il crescente numero di devoti, la cede al conte di Cantarana Baldovino V Malabaila, con l'obbligo da parte del conte di mantenerla in ordine di provvedere a nominare un nuovo eremita. Seri lavori di Ristrutturazione avvengono nel 1786 ad opera del conte di Cantarana Ercole Cacherano d'Osasco (sindaco di Torino 1792 – 1793) che ricostruisce la chiesa dandogli l'attuale struttura barocca. Rimane di proprietà della famiglia fino alla fine del XIX secolo. Poi la popolazione se ne fa ancora carico fino ai giorni nostri. Anche se è curioso rilevare che la famiglia Cacherano non l'ha mai formalmente venduta e pertanto non esiste un atto di vendita in nessun archivio. La chiesa si presenta con una struttura ad una navata in stile barocco. È senza dubbio l'esempio di chiesa campestre in questo stile meglio conservata di tutta la provincia di Asti. Posta su un'altura oggi circondata da colture, ma un tempo in un bosco, ha una piccola cella campanaria e una sacrestia che quando c'era l'eremita aveva una soppalcatura e fungeva anche da abitazione. Attualmente si può ancora vedere la conformazione dell'eremo. Al suo interno troviamo un quadro della fine del XVIII secolo raffigurante san Nazario e al suo interno è custodito un pregiato ex voto attribuibile al pittore astigiano Michelangelo Pittatore. Si narra che nei pressi della chiesa fossero sepolti i defunti della nobile famiglia Malabaila (poi Cacherano) titolari della chiesa. Più verosimilmente vi furono sì delle tombe, trovate dai contadini durante i lavori nei campi, ma si possono riferire a quelle degli eremiti. Eremo Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Nazario Chiesa di San Nazario, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.

Chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Radegonda
Chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Radegonda

La chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Radegonda è la parrocchiale di Roatto, in provincia e diocesi di Asti; fa parte della zona pastorale Ovest. Già verso la fine del Cinquecento esisteva a Roatto un luogo di culto, fondato forse dalla famiglia Montafia e officiato da un sacerdote che veniva occasionalmente da Maretto. Nel 1661 il paese fu costituito in parrocchia autonoma e l'anno successivo iniziarono i lavori di costruzione della nuova chiesa, disegnata dal capomastro elvetico Carlo Luigi Vanello e ultimata nel 1668. L'edificio, già giudicato insufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione, venne danneggiato irreparabilmente dal terremoto del 1887. Così, nel biennio 1889-90 la parrocchiale fu riedificata su disegno dell'ingegnere Camillo Riccio, per poi venir consacrata nel 1891 dal vescovo di Asti Giuseppe Ronco. Nel 1961 si provvide a posare il nuovo pavimento del presbiterio e verso il 1970 la chiesa fu adeguata alle norme postconciliari; l'impianto elettrico venne rimodernato nel 2003 e nel 2013 un restauro interessò la cella campanaria. La facciata a salienti della chiesa, rivolta a sudovest e abbellita da lesene, si compone di tre corpi: quello centrale, più alto, presenta il portale d'ingresso, affiancato da semicolonne e sormontato dal timpano, e il rosone ed è coronato dal frontone triangolare, mentre le due ali laterali sono caratterizzate da finestre a tutto sesto. Annesso alla parrocchiale è il campanile a base quadrata, costruito nel 1674; la cella presenta su ogni lato una monofora ed è coronata dalla cupola. L'interno dell'edificio si compone di tre navate, separate da pilastri sorreggenti degli archi a tutto sesto, sopra i quali corre la trabeazione modanata e aggettante su cui si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di due scalini, delimitato da balaustre e chiuso dall'abside semicircolare. Roatto Diocesi di Asti Parrocchie della diocesi di Asti Regione ecclesiastica Piemonte Parrocchia di SANTI MICHELE E RADEGONDA, su parrocchiemap.it. URL consultato il 7 novembre 2022. Chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Radegonda, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. Santi Michele e Radegonda, su diocesiasti.it. URL consultato il 7 novembre 2022.