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Biotopo Canneto di Levico

Aree naturali protette del Trentino-Alto AdigePagine con mappeSiti di interesse comunitario della provincia di Trento
Canneto di Levico 08
Canneto di Levico 08

Il Biotopo Canneto di Levico è un'area naturale protetta del Trentino-Alto Adige istituita nel 1988. Occupa una superficie di 9,740 ha nella Provincia autonoma di Trento.. L'area corrisponde al sito di interesse comunitario "Canneto di Levico" (IT3120039) e fa parte di Natura 2000. .

Estratto dall'articolo di Wikipedia Biotopo Canneto di Levico (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Biotopo Canneto di Levico
Strada Provinciale 16 del Colle di Tenna, Comunità Alta Valsugana e Bersntol

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 46.00774 ° E 11.28126 °
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Indirizzo

Biotopo Canneto di Levico

Strada Provinciale 16 del Colle di Tenna
38056 Comunità Alta Valsugana e Bersntol
Trentino-Alto Adige, Italia
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Canneto di Levico 08
Canneto di Levico 08
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Luoghi vicini

Caldonazzo
Caldonazzo

Caldonazzo (Caldonàz in dialetto trentino, Kalnètsch in cimbro, Galnetsch in tedesco) è un comune italiano di 3 883 abitanti della provincia di Trento. La geografia del paese è caratterizzata dall'omonimo lago, dal quale nasce il fiume Brenta che sfocia nel mare Adriatico. Il territorio comunale si trova all'inizio della Valsugana, circa 20 km a sud-est di Trento. A ovest di Caldonazzo si erge la cima della Vigolana, mentre a sud si trovano gli altipiani di Folgaria, di Lavarone, di Luserna e l'alta Val d'Astico (in territorio vicentino). Confina a nord con Pergine Valsugana e Tenna, a est con Levico Terme, a sud-est con Luserna, a sud con Lavarone, a sud-ovest con Folgaria, a ovest con Vigolana e Calceranica al Lago. Il capoluogo comunale sorge a un'altitudine di 480 m s.l.m. e si trova nella zona sismica 3 (bassa). Comprende le frazioni di Brenta e Lochere oltre alla località Monte Rovere. A nord del capoluogo, in corrispondenza della riva orientale del lago, nasce il fiume Brenta. Il paese era, ai suoi albori e in maniera più o meno stabile, abitato da genti Euganee e Illiriche, principalmente pastori. Stemma Lo stemma del comune è stato concesso con regio decreto del 18 luglio 1930. Gonfalone Chiesa di San Sisto, parrocchiale di Caldonazzo che risale alla prima metà del XVIII secolo. Chiesa di San Valentino, ricordata già dal XII secolo. Pare sia stata edificata prima del 1259, come testimonia un documento del vescovo della diocesi di Trento Egnone. Sotto un gradino si legge la data del 1289. Venne restaurata diverse volte nel tempo ed era custodita da un eremita che abitava nella casa attigua. Tra questi la storia ricorda nel 1743 fra Iacopo da Torcegno e un Giuseppe Marchi da Modena. Il suo piccolo campanile è inserito all'interno nel timpano, mentre la campana è protetta da inferriate del 1700. Al di sotto del portale maggiore e delle facciate sono stati messi in luce gli archi, in cotto, del portico risalente al 1544. L'abside venne costruita sulla roccia affiorante, ed ha una struttura a tre lunette. Gli affreschi del soffitto rappresentano la Madonna con Gesù Bambino, San Valentino e San Rocco. Nel presbiterio si trovano gli stemmi della famiglia Trapp-Matsch del 1528, della dinastia dei conti di Caldonazzo. L'altare in legno è opera di Minati da Pergine. La pala, che rappresenta San Valentino e San Carlo Borromeo, venne dipinta da Gioacchino Antonio Mayr nel 1759. Nel 1872, in un vigneto del Colle di Brenta, a circa 100 metri dalla chiesa di San Valentino, fu trovato un consistente frammento di lastra tombale, che doveva appartenere al coperchio di un sarcofago o di una sepoltura a cassa. Esso risulta decorato da una grossa croce in rilievo, e da un'iscrizione su tre righe che riporta il nome del defunto. Le caratteristiche epigrafiche permettono di datare il reperto tra il VII e l'VIII secolo d.C. Ora questo importante resto viene conservato presso la chiesa parrocchiale di San Sisto a Caldonazzo. Abitanti censiti Dal 2011 ogni anno nel mese di giugno si svolge un festival dedicato alla lettura, il "TrentinoBookFestival". La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Calceranica e Centa San Nicolò; nel 1947 distacco di territori per la ricostituzione del comune di Calceranica, ora Calceranica al Lago (Censimento 1936: pop. res. 732), e Centa San Nicolò (Censimento 1936: pop. res. 777); nel 1988 distacco di territori aggregati al comune di Centa San Nicolò (Censimento 1981: pop. res. 17). Nel corso del 2016 Caldonazzo sta procedendo assieme a Calceranica e Tenna all'unione dei servizi comunali. La parte nord del territorio di Caldonazzo è attraversata dalla SS47 della Valsugana, principale arteria dell'omonima valle. L'uscita autostradale più vicina è quella di Trento Sud sull'Autostrada del Brennero. È presente anche l'omonima stazione ferroviaria, sulla linea Trento-Venezia. Il sindaco di Caldonazzo da ottobre 2020 è Elisabetta Wolf. Ciclopista della Valsugana Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caldonazzo Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Caldonazzo Sito ufficiale, su comune.caldonazzo.tn.it.