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Palazzo Filomarino

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Palazzo Filomarino (facciata)
Palazzo Filomarino (facciata)

Il palazzo Filomarino (o anche Filomarino della Rocca, già palazzo Sanseverino di Bisignano) è un palazzo monumentale di Napoli ubicato in via Benedetto Croce, lungo il decumano inferiore. Abitato nei secoli da importanti famiglie nobili locali, divenne residenza del filosofo Benedetto Croce fino alla sua morte nel 1952. Alcuni locali ospitano oggi l'Istituto italiano per gli studi storici e la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Filomarino (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo Filomarino
Via San Sebastiano, Napoli San Giuseppe

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 40.847755 ° E 14.253083 °
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Indirizzo

Greco

Via San Sebastiano
80100 Napoli, San Giuseppe
Campania, Italia
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Palazzo Filomarino (facciata)
Palazzo Filomarino (facciata)
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Luoghi vicini

Palazzo Carafa di Belvedere
Palazzo Carafa di Belvedere

Il palazzo Carafa di Belvedere era un palazzo monumentale di Napoli, ubicato in via Pallonetto di Santa Chiara n. 28. Il palazzo fu eretto nel XVI secolo dalla famiglia Carafa di Belvedere e non fu mai completato dai Carafa, in quanto il principe Carlo Carafa sposò Elisabetta, figlia di Ferdinando van den Eynde, I marchese di Castelnuovo, ed ebbe in dote la villa in via Belvedere al Vomero, frequentata dalla regina Maria Carolina, sposa di re Ferdinando nel 1768. Nel 1830 il palazzo venne acquistato dal cavalier don Giuseppe Sorge, che lo volle completare a proprie spese per il matrimonio da contrarre con donna Rosa Bisaccia de' Pignatelli. Il 16 aprile 1836; in esso nacque Enrico, il primogenito maschio della famiglia Sorge, che sposerà donna Carmela Forgiero de' Caracciolo ed andrà ad abitare in un altro palazzo Sorge costruito a lato della strada Santa Teresa che portava e porta alla Reggia di Capodimonte.Durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale il fabbricato fu gravemente lesionato (i residenti erano sfollati in Ariano Irpino ove perirono per spari da aereo su civili) e le rovine sono rimaste nel recinto fino al 1975, quando lo spazio fu occupato da un parcheggio. Molti reperti vennero trafugati nella rimozione macerie, tra cui i leoncini in pietra con Giglio Borbonico, posti ai lati del portale d'ingresso. La struttura rinascimentale è conservata soltanto nel basamento delle pareti esterne e in parte nel cortile, mentre all'esterno sono visibil i resti di una base di lesena con gli incastri di essa in mattone e alcuni pezzi di decorazioni in piperno.