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Ciclo dei mesi

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Ciclo dei mesi 00
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Il Ciclo dei mesi è una sequenza di affreschi situati a Trento, nella Torre dell'Aquila nel Castello del Buonconsiglio, attribuiti al maestro Venceslao (documentato in città nel 1397). Risalgono alla fine del XIV secolo-inizio del XV e sono il migliore esempio di gotico internazionale in Trentino e uno dei più significativi dell'Italia settentrionale.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Ciclo dei mesi (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Ciclo dei mesi
Via dei Ventuno, Trento Centro storico

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Indirizzo

Torre Aquila

Via dei Ventuno
38122 Trento, Centro storico
Trentino-Alto Adige, Italia
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Luoghi vicini

Palazzo Firmian (Trento)

Palazzo Firmian è un edificio monumentale rinascimentale che si trova nel centro storico di Trento fatto costruire dai Firmian alla fine del XV secolo. L'edificio venne fatto costruire nella città di Trento da Nicolò Firmian, appartenente ad una nobile casata del Tirolo, tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI. Nei primi tempi venne destinato a palazzo di rappresentanza della famiglia in città. Durante la terza ed ultima fase del concilio di Trento, nella seconda metà del XVI secolo, il palazzo fu utilizzato come dimora dall'ambasciatore del Portogallo Fernando Maschareño. Divenne abitazione dalla famiglia Madruzzo e in quel periodo probabilmente fu frequentato da esponenti dell'ambiente culturale seicentesco. Nel 1716 vi nacque Carlo Giuseppe di Firmian, futuro ministro plenipotenziario e governatore generale del Ducato di Milano durante la dominazione austriaca. Carlo Giuseppe a Milano visse a palazzo Firmian che nelle sue sale vide l'esibizione di Wolfgang Amadeus Mozart. L'importante edificio nel centro storico cittadino è stato sede della cassa di Risparmio di Trento e Rovereto sino a diventare poi sede della banca UniCredit. L'edificio monumentale è tra i più rappresentativi del periodo rinascimentale a Trento. Il portale è importante, con una parte interna rappresentata da due pilastri che reggono un arco leggermente abbassato racchiusa da una parte esterna con colonne che a loro volta sostengono un frontone curvilineo classicheggiante. Il prospetto principale è semplice ed elegante, suddiviso in tre piani. All'interno è arricchito da fregi e molte sale hanno importanti soffitti in legno. Alle pareti stucchi ed affreschi che risalgono al XV secolo e legati alla storia della nobile famiglia Firmian, che ebbe l'immobile in proprietà sino al XVIII secolo. Al piano nobile si trova un ciclo di affreschi attribuiti a Marcello Fogolino che nel XV secolo fu molto attivo a Trento, lavorando anche in palazzo Sardagna, nel duomo e nel castello del Buonconsiglio. Nel 1899 lavorò alle sue decorazioni anche Augusto Sezanne. Aldo Gorfer, Le valli del Trentino-Trentino occidentale, Calliano (Trento), Manfrini, 1975, ISBN 978-88-7024-118-1. Ezio Chini, Salvatore Ferrari, Beppo Toffolon (a cura di), Trento città dipinta: i decori murali esterni dal Medioevo ai giorni nostri, Antiga, Trento, Crocetta del Montello (TV), Italia nostra. Sezione trentina, 2022, OCLC 1371311708. Marcello Fogolino Augusto Sezanne Firmian (famiglia) Palazzo Firmian (Mezzocorona) Palazzo Firmian, su cultura.trentino.it, Dipartimento Cultura, Turismo, Promozione e Sport di Trento. URL consultato l'8 settembre 2020.

Palazzo Del Monte (Trento)
Palazzo Del Monte (Trento)

Palazzo del Monte (in alcune fonti chiamato Palazzo Meli del Monte) è un palazzo di Trento, all'angolo fra via del Suffragio e via San Marco. Il completamento dell'edificio, antica residenza signorile, è riconducibile all'inizio del XVI secolo, probabilmente tra il 1505 e il 1515. Il palazzo è situato in una posizione di prestigio nel tessuto urbano dell'epoca, si trova infatti nella zona chiamata "Cantone" sull'angolo di via del Suffragio che portava all'antico porto sul fiume Adige in prossimità dell'ingresso settentrionale della città. Dall'altro lato la via San Marco conduceva al Castello del Buonconsiglio, all'epoca residenza del vescovo principe della città. Il 13 maggio del 1944 il palazzo fu gravemente danneggiato dal bombardamento e dal conseguente incendio che lasciò però parzialmente incolumi le mura perimetrali e gli affreschi. Sul prospetto di via del Suffragio si trova il portale principale con arco in marmo poggiato su una coppia di capitelli decorati da delfini mostruosi. Sopra il portale, nei piani superiori, si trovano delle trifore con parapetti rientranti e degli eleganti balconcini colonnati. L'ingresso è affiancato da aperture quadrangolari con grate, le altre aperture dell'edificio sono monofore o bifore quasi poggiate sul marcapiano, anche sul lato di via San Marco una bifora ha un balconcino colonnato. Incorniciano la facciata degli importanti pilastri in pietra. Il prospetto di via del Suffragio riporta, sopra la trifora del secondo piano, un affresco con lo stemma di Massimiliano I. L'edificio è caratterizzato da un ciclo di affreschi purtroppo di difficile lettura a causa del degrado che riproducono dieci delle dodici fatiche di Eracle e due episodi minori (parerga) della sua vita in omaggio a Massimiliano I talvolta descritto come Hercules Germanicus.