place

Campello sul Clitunno

Campello sul ClitunnoPagine che utilizzano TimelineSenza fonti - centri abitati dell'UmbriaSenza fonti - novembre 2015Voci con codice BNF
Voci con codice GNDVoci con codice J9UVoci con codice LCCNVoci con codice VIAFVoci con codice WorldCat IdentitiesVoci non biografiche con codici di controllo di autorità
Campello sul Clitunno Bandiera
Campello sul Clitunno Bandiera

Campello sul Clitunno è un comune italiano di 2 312 abitanti della provincia di Perugia. Ha una struttura urbanistica particolare costituita dall'aggregazione di 13 frazioni sparse sul territorio, raggruppate amministrativamente: Acera, Agliano, Campello Alto, Fontanelle, La Bianca, Lenano, Pettino, Pissignano, Ravale, Settecamini, Spina Nuova, Villa. La sede comunale è a La Bianca. Vi si trovano le sorgenti del fiume Clitunno e, poco distante, il Tempietto del Clitunno, probabilmente il più interessante monumento tardo antico dell'Umbria. Di rilievo, dal punto di vista architettonico, storico ed artistico i castelli di Campello Alto e Pissignano Alto, poco lontani dal nuovo tracciato della strada Flaminia, e quelli di Agliano ed Acera spostati tra i boschi, verso la Valnerina. Campello sul Clitunno è anche decisamente famoso per il suo olio extravergine d'oliva. Il comune si attesta come il luogo più importante in relazione alla qualità della produzione di extravergine in Umbria, grazie al particolare microclima di una parte del territorio e alle caratteristiche del terreno. Campello sul Clitunno fa parte dell'Associazione nazionale città dell'olio.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Campello sul Clitunno (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Campello sul Clitunno
Via Giovanni Agnelli,

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Campello sul ClitunnoContinua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 42.816667 ° E 12.766667 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Via Giovanni Agnelli

Via Giovanni Agnelli
06042
Umbria, Italia
mapAprire su Google Maps

Campello sul Clitunno Bandiera
Campello sul Clitunno Bandiera
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Azzano (Spoleto)
Azzano (Spoleto)

Azzano è una frazione del comune di Spoleto, in provincia di Perugia, posta ad una altitudine di 239 m s.l.m. ed abitata da 103 residenti (dati Istat, 2001 dawinciMD - Consultazione dati del 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni Archiviato il 27 ottobre 2020 in Internet Archive.). Consta nel nucleo più antico di un castello, probabilmente eretto intorno al 1375, dopo l'espulsione e la strage dei Ghibellini da Spoleto, evento che rese necessaria la fortificazione di alcune ville del piano. "Anno postea dñi MCCCLV, Gibellini expulsi fuerunt, magnaque eorum clades fuit. Inter eos postmodum pax a Pontice facta est; quae fuit fracta anno dñi MCCCLXXV, et tunc iterum Gibellini subversi fuerunt; quorum magna pars exilio damnata; assiduis incursionibus civitatis opes, atque agros attriverat. Guelfi vero, ut agri tutius colerentur, plures villas muris, et agros turribus munierunt . Loca munita fuere pagus Beroitae, Sancti Britii, Poggioli, Poretae, Egii, Sancti Jacobi Aschiti, Azzani." "1378. [...]La ditta Ciptà de Spoliti intrattanto, essendo la parte de fore (26), recevì tanti danni et uccisiuni et caristie dalle compagnie che conducianu li estiti de Spuliti, et le castella rebelle, et le grandi gravezze dentro per le grandi spese per se [pag.115] guire la guerra, et li prisciuni che ne forti riscossi ad Acquasparte et in multi altri lochi, che Spuliti venne in granne miseria, et li contadini non potenno lavorare, né possedere lu contade, advisarse (27) de fare cierte castella et fortezze per lu contà ad resistere alle dicte fortune, et nellu dictu tempu quasi per spatio di V o VJ anni de po la dicta rotta de Spuliti, fo principiatu lu castellu in Beroite, San Brizzu, lu Pugiolu, Poreta, Egi, Sanctu Jaco d’Aschitu, Azanu, Prodotte, Cispianu, Morgnanu, Sanctu Angiru de Cicianu, Busanu, Petrognanu, Meggiana, Sanctu Jaco de Poreta, et quasi tuttu lu contà de Spoliti fo riduttu a castella, turri ovvero fortezze, et Bazanu se fo l’altru, et Sanctu Jaco de Poreta (28) più, si che fra X o XIJ anni fuoru comenzate quasi tutte, et ciò fo tutto a parte gelfa" FRAMMENTI DEGLI ANNALI DI SPOLETO DI PARRUCCIO ZAMPOLINI DAL 1305 AL 1424 Nel 1489 fornì 10 fanti a Spoleto per la conquista del castello di Frenfano, vicino Cascia, che fu demolito dalle fondamente. Riformagioni (An. 1490. 30 dicembre fogl. 413) La chiesa di San Lorenzo e Caterina, frutto di un ampliamento ottocentesco di un'originale costruzione medievale, già modificata nel Seicento, è opera dell'architetto Luigi Landini di Cingoli e abbellita da tele del pittore spoletino Giovanni Catena. Può dirsi tra le ultime chiese del comprensorio spoletino edificate secondo lo stile elegante dell'Ottocento, con un'ampiezza per le dimensioni del paese che faceva presagire un grande sviluppo dell'abitato, come poi non avvenne. Il campanile sfrutta l'originale torre d'accesso al castello, e le scanalature sulla facciata lasciano capire che il castello era dotato di fossato e ponte levatoio. Altra traccia del fossato è nel pavimento della chiesa che si è avvallato nel punto in cui il fossato fu coperto per ampliare l'edificio. L'interno del castello è stato oggetto di ampi restauri nelle parti più antiche che ne hanno ripristinato il vecchio abitato, sovrapposto alle parti moderne purtroppo realizzate senza alcun legame stilistico. Con i fondi del terremoto del settembre 1997 si dovrebbe ottenere un completo rifacimento dell'abitato, con un ripristino della chiesa e del piazzale antistante. Nel luglio 2010 sono iniziati i lavori all'interno della chiesa, che hanno riportato alla luce le fondazioni delle mura dell'edificio originario, con un lacerto di affresco tre-quattrocentesco e altri brandelli di riutilizzo di successive decorazioni secentesche. Inoltre, murata e coperta successivamente da un mobile, è tornata alla luce una piccola Pietà del tipo vesperbild ancora completamente da studiare. Il 1º novembre 2014 alle ore 10.30 la chiesa è stata inaugurata dall'Arcivescovo di Spoleto Renato Boccardo. Nei dintorni vi sono le chiese di San Lorenzo, che presenta affreschi del 1488 opera di Jacopo Zabolino, e già citata fin dal 1178 come patrimonio del monastero di Bovara, la chiesa della Madonna del Soccorso, di impianto romanico e interno seicentesco, e la diruta chiesa di San Donato. Merita menzione la piccola chiesa-edicola di Santa Lucia, interamente affrescata nel '500, delle cui decorazioni rimangono ormai brandelli appena leggibili. Poco più a nord il mulino ad acqua della Torre d'Azzano, un gioiello ancora funzionante mosso da forza idraulica, che macinava grano. Fa parte dell'associazione degli Azzano d'Italia, undici fra comuni e frazioni che portano nel loro nome il termine Azzano e che hanno i cittadini che si chiamano azzanesi: Azzano d'Asti, Azzano Decimo, Azzano Mella, Azzano San Paolo, Castel d'Azzano e sei frazioni tra cui questa. Tra la fine di luglio e l'inizio di agosto, veniva regolarmente organizzata, dal 1980, la festa "Il Folklore degli Azzano", fino al 2008, ultima edizione.