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Chiesa di San Giovanni in Corte

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Giovanni Corte
Giovanni Corte

La chiesa di San Giovanni in Corte è una chiesa di Napoli, sita in via San Giovanni in Corte.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Giovanni in Corte (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Giovanni in Corte
Via Carlo Troya, Napoli Pendino

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 40.84664 ° E 14.26102 °
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Indirizzo

Chiesa di San Giovanni in Corte (Sant'Arcangelo agli Armieri)

Via Carlo Troya
80138 Napoli, Pendino
Campania, Italia
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Giovanni Corte
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Luoghi vicini

Palazzo del Mediterraneo
Palazzo del Mediterraneo

Il Palazzo del Mediterraneo è un palazzo moderno di Napoli, sito al civico 59 di via nuova Marina, sede dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale". L'edificio originario era un rustico di proprietà della società edile Fimoper, con la quale l'Orientale stipulò nel 1998 un preliminare di acquisto sulla base di un progetto di costruzione che prevedeva 10 piani sopra il livello stradale e due piani interrati come garage. Un contenzioso successivo bloccò i progetti, e il palazzo venne destinato a uso uffici dopo essere stato completato dal Consorzio Napoli Marittima. Fu deciso così di stipulare nel 2003 un contratto di locazione per i primi cinque piani del fabbricato, e i due piani sotterranei. Nel 2005 l'Orientale esercitò il suo diritto di prelazione sui restanti piani dell'edificio, acquistandolo per una cifra di circa 20 milioni di euro. Parte del valore richiesto fu ottenuto cedendo alla società Fimoper, dopo lunghi contenziosi dovuti a presunti vincoli ambientali, il fondo posseduto dall'Orientale ad Agnano fin dagli anni settanta, sul quale secondo i primi progetti poi scartati sarebbe stato edificato il campus universitario. La restante parte della somma venne concessa in prestito dal Banco di Napoli tramite accensione di un mutuo trentennale. Il Palazzo del Mediterraneo, così ridenominato da una decisione del Senato Accademico che lo apriva al pubblico nel 2005, è stato progettato da Massimo Pica Ciamarra, ospita oggi ai primi tre piani aule didattiche, al quarto e quinto piano i laboratori linguistici del CILA (oggi CLAOR), e dal sesto al decimo piano gli uffici amministrativi e dirigenziali, incluse le segreterie e le presidenze di facoltà. Al piano terra, con accesso dal fronte strada, è situata la segreteria studenti precedentemente ubicata in via Melisurgo.

Palazzo Bonifacio a Portanova
Palazzo Bonifacio a Portanova

Il palazzo Bonifacio è un palazzo monumentale di Napoli ubicato in via Portanova. Venne costruito nel primo ventennio del XV secolo, in un luogo poco distante dal Seggio di Portanova, per volontà di Roberto Bonifacio, il quale, così come i suoi antenati e successori, ricoprì numerosi incarichi di prestigio su mandato reale; infatti, durante la proprietà di Dragonetto Bonifacio, è doveroso ricordare che il palazzo ebbe una notevole fama per aver ospitato l'ambasciatore di Firenze presso la corte degli Aragonesi e per essere stato teatro delle nozze, volute dal re, di Antonio Moccia con la figlia di Paolo Poderico. Con il figlio di Dragonetto, Roberto II Bonifacio, l'edificio ospitò altri due ambasciatori, quello di Turchia e quello di Venezia. Il XVI secolo fu un periodo "nero" per il palazzo e per la casata: infatti Roberto II ebbe una discussione con l'eletto di un altro seggio e questo gli costò la prigionia, mentre nel 1510 venne accusato di soprusi e a furor di popolo venne rimosso dal suo incarico dal viceré Raimondo de Cardona. Il palazzo passò quindi a Gian Bernardino Bonifacio, che lo tenne per poco perché aderì al luteranesimo. Dopo i Bonifacio fu proprietà di Alvaro de Santi che lo fittò a Cesare Mormile; il de Santi vendette il palazzo alla sorella di Gian Bernardino, Costanza Bonifacio, che lo riottenne. Tra il XVIII secolo e il XIX secolo venne adattato a carceri e quindi subì notevoli modifiche strutturali; infine venne adattato come luogo per manganare i tessuti e le ulteriori trasformazioni della fabbrica causarono la perdita della struttura originaria ad eccezione del portale d'accesso. Il portale presenta un arco depresso in stile catalano iscritto in un riquadro. Negli angoli del portale ci sono dei riquadri con stemma della famiglia Bonifacio, con una banda a scacchi che divide il campo attraversato dai due leoni, l'uno sormontato da una testa femminile e l'altro da una testa leonina.