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Borgo San Sergio

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Borgo San Sergio è quartiere periferico di Trieste sito nella parte sud-orientale della città, nel comprensorio di Zaule, a ridosso del porto industriale e del comune di San Dorligo della Valle. L'edificazione fu avviata nel 1956 su progetto dell'architetto Ernesto Nathan Rogers e dell'ingegnere Aldo Badalotti del Comune di Trieste. Il progetto originale prevedeva la realizzazione di una vera e propria cittadina satellite autosufficiente, dotata di servizi ed infrastrutture come strade, scuole, campo sportivo, chiesa, centro civico ed esercizi commerciali. La realizzazione fu completata nel corso degli anni ottanta, con ampie difformità rispetto al piano originale. Tra il 1976 e il 1977, nel corso dei lavori di costruzione di un condominio nei pressi di via Donaggio, sono stati rinvenuti i resti di una parte dell'acquedotto romano della Val Rosandra e di una villa rustica, nonché vasellame databile alla metà del I secolo a.C. Questi resti sono ora conservati all'Antiquarium di via Donota, un piccolo museo visitabile gratuitamente. Ha una superficie di circa 12mila metri quadrati.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Borgo San Sergio (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Borgo San Sergio
Via Don Pietro Cenati, Trieste Servola-Chiarbola-Valmaura-Borgo San Sergio

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.618889 ° E 13.824722 °
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Indirizzo

Parrocchia di San Sergio Martire

Via Don Pietro Cenati
34148 Trieste, Servola-Chiarbola-Valmaura-Borgo San Sergio
Friuli-Venezia Giulia, Italia
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Luoghi vicini

Rozzol Melara
Rozzol Melara

Rozzol Melara è un quartiere di Trieste, delimitato a nord dal boschetto de "Il Cacciatore", a sud da via Cumano e piazzale "Alcide De Gasperi", a ovest da via delle Settefontane, via Vergerio, tratto di via Revoltella fino alla intersezione con via Domenico Rossetti, via Domenico Rossetti intersezione via Mameli, via dell'Eremo e infine via San Pasquale; a est con la rotonda stradale tra Via Marchesetti e via Forlanini. Inoltre è conosciuto per ospitare Largo Vincenzo Barsigliano ed il complesso residenziale popolare ATER comunemente chiamato anche come "Il quadrilatero" di Melara. Il quadrilatero di Melara è stato progettato da un nutrito gruppo di professionisti triestini (in numero di 29) selezionato dall'Ordine degli Architetti e degli Ingegneri, coordinati da Carlo Celli dello studio Celli di Trieste e costruito tra il 1969 e il 1982 sotto le teorie socio-architettoniche di Le Corbusier. Il complesso, in stile brutalista, è formato da due corpi di fabbrica a L, dai sette ai quindici piani, del volume di 267.000 metri cubi che si estende su una superficie di 89.000 metri quadri e conta 648 appartamenti, da 45 a 100 mq., e circa 2.500 residenti. I due edifici a L sono posti in comunicazione attraverso percorsi coperti che formano al centro una grande crociera, luogo di incontro. Nell'intento progettuale l'idea era quella di creare una sorta di "villaggio indipendente" fornito di tutti i bisogni primari (negozi, scuole, ecc.). Le chiavi dei primi appartamenti furono consegnate tra il 1979 e il 1981 soprattutto a coppie giovani. Il quadrilatero dista quattro chilometri dal centro di Trieste.