place

Chiesa di San Mauro (Cagliari)

Chiese di CagliariPagine con mappeStub - chiese della Sardegna
SMauroCA
SMauroCA

La chiesa di San Mauro è una chiesa di Cagliari, ubicata in via San Giovanni, nel quartiere Villanova. La chiesa è officiata dai Francescani dell'Ordine dei Frati Minori, che dimorano nell'annesso convento.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Mauro (Cagliari) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Mauro (Cagliari)
Aspen Way, London Blackwall

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Chiesa di San Mauro (Cagliari)Continua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 39.221694 ° E 9.119889 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Platform 3

Aspen Way
E14 9NW London, Blackwall
England, Vereinigtes Königreich
mapAprire su Google Maps

SMauroCA
SMauroCA
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Chiesa di San Cesello
Chiesa di San Cesello

La chiesa di San Cesello è una chiesa di Cagliari situata in via San Giovanni, nel quartiere Villanova. La piccola chiesa venne eretta nel 1702 per essere sede del gremio dei bottai, fino ad allora ospitato nella chiesa di Sant'Antonio. La chiesa sorse vicina alla porta Cabaňa o Cavagna (dal nome di un tipo di cesta usata dai contadini) che collegava Villanova alle vicine campagne, luogo identificato dalla tradizione popolare come il sito in cui vennero martirizzati nel IV secolo il soldato Lussorio insieme a due bambini di nome Cesello e Camerino, in seguito tutti e tre canonizzati. La chiesa dei bottai venne però dedicata al solo Cesello, per motivi che non si conoscono. Dal 1951 il tempio è affidato alla congregazione delle suore sacramentine (adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento), che vivono la clausura nel piccolo edificio adiacente alla chiesa. L'aspetto della chiesa di San Cesello è quello di una chiesa campestre, con facciata a terminale piatto sormontata da un campanile a vela, portale con arco ogivale e un piccolo oculo. L'interno è ugualmente semplice, a pianta rettangolare, navata unica e volta a botte. Il presbiterio, sopraelevato, è dominato da un ricco altare ligneo settecentesco in stile barocco. La tela ospitata nella parte destra dell'altare è particolarmente interessante perché vi è rappresentata la porta Cavagna, demolita nel XIX secolo, così come doveva presentarsi nel XVIII secolo. Nel 2022, a seguito del trasferimento delle monache sacramentine verso nuove destinazioni, l'Arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi, in data 25 dicembre, tenuto conto del can. 1215 del Codice di diritto canonico, ha eretto la chiesa in rettoria, nominando Rettore don Matteo Vinti, a norma dei canoni 556-563 del Codice di diritto canonico.

Chiesa di San Domenico (Cagliari)
Chiesa di San Domenico (Cagliari)

La chiesa di San Domenico è una chiesa di Cagliari. Sorge in piazza San Domenico, nel quartiere di nome Villanova. La chiesa è officiata dai frati Domenicani, che abitano il vicino convento. L'antica chiesa di san Domenico, gioiello dell'architettura gotico-catalana a Cagliari, venne quasi del tutto distrutta durante i bombardamenti del 1943. Sopra i suoi resti, che oggi costituiscono la cosiddetta Cripta di San Domenico, venne eretta, tra il 1952 e il 1954, l'attuale chiesa in stile moderno ad opera dell'architetto Raffaello Fagnoni. La chiesa è annunciata da un alto e severo campanile e dalla singolare cupola ellissoidale, che sorge di fronte alla facciata e di poco staccato da essa. La caratterizzazione esterna dell'edificio è data dal paramento, in blocchi a vista di calcare bianco di Bonaria. Il prospetto principale, in cima a una scalinata che collega la chiesa alla piazza antistante, è a terminale piatto, con tre portali alti e ristretti nella parte inferiore e un finestrone orizzontale che caratterizza la parte superiore. L'interno è a pianta rettangolare, con navata unica e presbiterio anch'esso a pianta rettangolare ma più stretto rispetto all'aula. Dalle pareti laterali partono i costoloni in cemento armato che vanno ad incrociarsi sulla volta, ricordando l'andamento delle volte a crociera stellata, vanto dell'antica chiesa gotica di San Domenico. L'area presbiteriale, con l'altare maggiore e il coro dei frati, è innalzata rispetto al pavimento dell'aula tramite uno scalone; la parete di fondo del presbiterio è dominata dalle canne dell'organo, costruito dalla ditta Balbiani Vegezzi Bossi di Milano negli anni 1950, e da un mosaico a grandi tessere di ceramica raffigurante san Domenico. L'aula è segnata, nel senso longitudinale, da tre gradini per lato che danno vita a due pseudo-navate contigue alla navata centrale, che così risulta depressa rispetto ad esse. Sulla pseudo-navata laterale sinistra era stato eretto originariamente un pulpito a pianta esagonale sorretto da un pilastro tronco conico svasato verso l'alto; l'accesso al pulpito era reso possibile grazie ad una scala metallica amovibile; le superfici del pulpito erano interamente rivestite da tessere di un mosaico con fondo oro e figure di santi; alla fine degli anni '60 il pulpito venne rimosso con una decisione presa, verosimilmente, dal rettore pro-tempore del convento. Di quegli anni è anche la nicchia, ubicata a metà della parete di sinistra della chiesa, creata per ospitare la preziosa statua seicentesca della Madonna del santo Rosario. Le dimensioni della nicchia, tuttavia, si dimostrarono insufficienti per ospitare degnamente la satua, collocata stabilmente sulla portantina processionale, viene esposta ai fedeli alternativamente nella chiesa superiore o in quella inferiore, a seconda delle stagioni. Negli anni novanta la chiesa superiore ha subito delle modifiche per adeguare la stessa alle mutate norme sulla celebrazione della santa messa, secondo quanto previsto dalla Chiesa madre; le modifiche hanno comportato, nel presbiterio, la distruzione dello snello altare di progetto (che aveva un originale tabernacolo in legno di mogano a forma tronco conica) con la creazione di una mensa costituita da un distonico e tozzo parallelepipedo affiancato da due leggii, altrettanto tozzi e distonici, rivestiti in un lastrame di granito grigio e che, come detto, mal si adattano al marmo in calcare di Trani presente in tutte le pavimentazioni interne della chiesa, oltre che allo stile ed al gusto dell'architetto progettista. Un ulteriore discrasia stilistica fu compiuta, con l'intervento sopra descritto, con la creazione di altri due tozzi altari-parallelepipedi in granito grigio sulle pareti di fondo delle due pseudo-navate laterali. Nonostante questi interventi la chiesa superiore di san Domenico rappresenta, forse, l'unico intervento di qualità realizzato a Cagliari nel secondo dopoguerra. Della chiesa inferiore gotico catalana, come detto, è rimasta intatta la sola cappella della Madonna del santo rosario, ubicata nel fianco sinistro ed in prossimità del presbiterio; è andato tuttavia disperso il retablo ligneo seicentesco che ospitava la statua della Madonna, oltre a numerosi quadri e formelle alcune delle quali sono ancor oggi presenti nella chiesa e nel convento. Franco Masala, Architettura dall'Unità d'Italia alla fine del ‘900, Ilisso, Nuoro, 2001. ISBN 88-87825-35-1 Chiese di Cagliari Cripta di San Domenico Villanova (Cagliari) Ordine dei Frati Predicatori Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Domenico Sito ufficiale, su dominicanes.it.