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Nogaré (Belluno)

Divisioni amministrative senza abitantiPagine con mappeQuartieri di Belluno
Italy provincial location map 2016
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Nogaré è un quartiere della città di Belluno. La località sorge a nordest del centro storico, sulla riva destra del Piave. Il borgo originale è rappresentato da un gruppo di edifici raccolto attorno alle vie per Nogaré e Francesco della Dia, ma è ormai completamente integrato nella recente espansione urbana. A nordest, lungo via Vittorio Veneto-via Tiziano Vecellio si estende la zona industriale di Belluno. Nel centro sorge la chiesa di San Giovanni Battista (XVII secolo) dipendente dalla parrocchia di San Giovanni Bosco. Nella località si trovano le cosiddette Fontane di Nogaré, notevole zona di risorgive sita lungo il Piave. Nogaré è servito dall'autobus urbano (linea B).

Estratto dall'articolo di Wikipedia Nogaré (Belluno) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Nogaré (Belluno)
Via Francesco della Dia,

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 46.149444 ° E 12.232222 °
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Indirizzo

Via Francesco della Dia

Via Francesco della Dia
32100
Veneto, Italia
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Italy provincial location map 2016
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Luoghi vicini

Ardo (torrente)
Ardo (torrente)

L'Ardo è un corso d'acqua a carattere torrentizio della provincia di Belluno. Nasce dal monte Schiara nei pressi del rifugio Settimo Alpini, all'interno del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il suo corso, di circa 12 chilometri, si snoda interamente all'interno del comune di Belluno. Lungo i primi chilometri il torrente comincia il suo percorso levigando la roccia e formando numerose pozze fonde anche alcuni metri. Subito a valle del ponte del Mariano (dedicato all'ultimo pastore della Schiara) riceve sulla sinistra le acque del Rui Fret, che scorre alle pendici del versante settentrionale del monte Serva. Il corso del torrente entra poi in una profonda valle. A circa metà del suo cammino, a monte di Gioz, riceve le acque del torrente Medon, suo principale tributario (affluente di destra lungo 5 chilometri che scorre tra la Pala Alta e il monte Terne) e ha già coperto oltre mille metri di dislivello (è a 460 m s.l.m.): ne rimangono ora poco più di duecento per arrivare a sfociare nel Piave (a circa 335 m s.l.m.) nei pressi di Belluno. Gli ultimi chilometri del torrente, a partire da Fisterre, dividono in due la città: sulla sinistra Cavarzano e l'Oltrardo, sulla destra il centro. Il torrente nel corso dei secoli ha rivestito notevole rilevanza storica per la città di Belluno, così come il Piave: lungo il suo corso sorsero la pescicultura di Fisterre, oggi in disuso, e proprio da Fisterre partiva la roggia (ormai scomparsa) che scendeva a Borgo Pra, cuore dell'economia artigianale fino alla metà del XX secolo, e poi fino al porto di Borgo Piave, dove alimentava altre attività economiche.

Pedeserva
Pedeserva

Pedeserva è una frazione del comune di Belluno. Sorge a nord del capoluogo, ai piedi del monte Serva (da cui il toponimo). Il monumento più rilevante è la chiesa di San Liberale (già San Daniele), posta appena fuori il paese, il cui impianto è antecedente all'anno 1000 pur essendo documentata solo dal 1578. Nel centro abitato sorge un'altra chiesetta intitolata a Santa Marta. Al fianco della chiesetta è presente una fontana, un tempo utilizzata come abbeveratoio per il bestiame ma attualmente non funzionante, realizzata con una caratteristica pietra di colore rosa estratta da una cava del Monte Serva. Poco distante sorge una seconda fontana, ad oggi funzionante, realizzata in similitudine alla precedente ma con pietra più comune; una particolarità di questa Fontana era la presenza (documentata da alcune foto) di un cosiddetto "Laip" (in dialetto bellunese), ossia un contenitore d'acqua secondario ricavato da un blocco unico di pietra e interamente scalpellato a mano .il manufatto è stato trafugato nell'estate 2006. La frazione e posta lungo il perimetro del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, da cui si estende una vasta rete sentieristica per escursionisti. Dal 2017 è stato creato da un gruppo di residenti un Comitato frazionale chiamato "Comitato San Liberal" (pronunciato in dialetto bellunese e prendendo spunto dalla chiesa di San Liberale che domina le frazioni ed è molto significativa per i residenti). Il Comitato ha come scopo principale quello di contribuire al miglioramento del proprio territorio mediante la manutenzione delle reti viarie pubbliche e sentieristiche private, la raccolta di fondi per la realizzazione di opere o di restauro delle esistenti.