Piazza Bra, o più semplicemente la Bra (toponimo derivato da una corruzione del termine "braida", che deriva a sua volta dal longobardo breit, ovvero "largo"), è la più grande piazza di Verona, situata nel suo centro storico.
Lo slargo della Bra cominciò a tramutarsi in piazza solamente nella prima metà del Cinquecento, quando l'architetto Michele Sanmicheli concluse il palazzo degli Honorij: quest'edificio andò a delimitare il lato occidentale della futura piazza, oltre che a fissare una corretta prospettiva sull'Arena. Il primo tentativo di trasformare lo slargo sterrato in luogo di passeggio fu però del podestà Alvise Mocenigo, il quale voleva creare un luogo di incontro per la nascente borghesia veronese: egli poté inaugurare la prima parte del Liston, un marciapiede lastricato che fiancheggia la Bra collegando corso Porta Nuova a via Mazzini, nel 1770. La Gran Guardia, iniziata dai veneziani nel Seicento e conclusa dagli austriaci nell'Ottocento, andò a delimitare il lato meridionale della piazza, mentre nel 1836 l'architetto Giuseppe Barbieri progettò il margine orientale, dove furono demoliti un ospedale, alcune case e una chiesetta, al posto dei quali sorse la Gran Guardia Nuova, meglio nota come Palazzo Barbieri. Questo, utilizzato inizialmente come caserma dagli austriaci, divenne in seguito all'annessione del Veneto al Regno d'Italia sede del municipio del Comune di Verona.