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Oratorio di San Biagio

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L'oratorio di San Biagio è un edificio religioso che si trova nel centro di Laterina. L'oratorio conserva affreschi tardo-rinascimentali alquanto ridipinti, raffiguranti una Madonna col bambino tra i santi Biagio e Bartolomeo, sull'altare maggiore, e una Madonna assunta tra i santi Giovanni Battista e Biagio, nella cappella laterale con lo stemma Busatti. Fonte: scheda nei "Luoghi della Fede", Regione Toscana, su web.rete.toscana.it.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Oratorio di San Biagio (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Oratorio di San Biagio
Corso Italia, Laterina Pergine Valdarno

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Laterina
Laterina

Laterina è un municipio del comune di Laterina Pergine Valdarno, nella provincia di Arezzo, in Toscana. Oltre al capoluogo il municipio comprende anche le frazioni di Casanuova, Ponticino e Vitereta, per un totale di 3 486 abitanti. Fino al 31 dicembre 2017 ha costituito un comune autonomo. Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003 Classificazione climatica: zona D, 2000 GR/G Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002 Al plebiscito del 1860 per l'annessione della Toscana al Regno di Sardegna il "sì" non ottenne, anche se per poco, la maggioranza degli aventi diritto (326 su totale di 669). Durante la seconda guerra mondiale (dal 1941 al 1943) Laterina fu sede di un vasto campo di prigionia militare capace di ospitare migliaia di prigionieri. Alla caduta del fascismo (estate 1943) molti prigionieri riescono a fuggire ma il campo viene ripristinato sotto occupazione tedesca (tra il settembre 1943 e il giugno 1944) avviando i prigionieri a gruppi verso i campi di prigionia in Germania. Dopo l'arrivo degli Alleati, l'area fu adibita brevemente a campo di prigionia per militi tedeschi ed ex-repubblichini (1945-46) e quindi utilizzata nel dopoguerra, dal 1948 al 1963, come campo profughi per esuli istriani. Il 1º gennaio 2018 il comune di Laterina si è fuso con l'adiacente comune di Pergine Valdarno, formando il nuovo ente di Laterina Pergine Valdarno. Lo stemma comunale era stato riconosciuto con D.P.C.M. del 3 settembre 1951. Il gonfalone, concesso l'8 settembre 1952, era un drappo di azzurro. Propositura dei Santi Ippolito e Cassiano Chiesa di Santa Maria della Neve Oratorio di San Biagio Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano, in località Le Pievi Ponte Romito Castello di Montozzi Abitanti censiti Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente nell'allora comune di Laterina era di 301 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Romania 99 2,76% Albania 60 1,67% Macedonia del Nord 36 1,00% Ogni anno, l'ultimo fine settimana di luglio, per tre giorni, si tiene a Laterina la "Festa medievale", manifestazione di ambientazione medievale. Il 5 agosto si festeggia la Madonna della Neve alla Maestà, mentre la terza domenica di settembre, lunedì e martedì, si svolge la festa del Santissimo Crocifisso in Propositura. Il ciclone (1996), girato a Stia, Laterina e Poppi. Ferrovia Firenze-Roma Stazione di Laterina, in realtà situata nella vicina frazione di Montalto Quello che segue è l'elenco degli amministratori del comune di Laterina fino al 2018, anno dell'istituzione del comune di Laterina Pergine Valdarno. Bir Ennasar Gréasque, dal 1994 Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Laterina Vecchio sito dell'ex Comune di Laterina, su comune.laterina.arezzo.it. URL consultato il 27 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2012). Chiesa di Laterina Santi Ippolito e Cassiano, su chiesadilaterina.it. URL consultato l'8 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2010). Giovani Astrofili di Laterina, su giovaniastrofililaterina.it. URL consultato il 13 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2010). Presepi a Laterina, su presepilaterina.it. URL consultato il 1º marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2012). Associazione Culturale "La Rocca", su laterinamedievale.it.

Stazione di Ponticino
Stazione di Ponticino

La stazione di Ponticino è una stazione ferroviaria sulla linea Firenze-Roma a servizio della frazione di Ponticino. La gestione degli impianti è affidata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Il fabbricato viaggiatori si compone di due livelli ma soltanto il piano terra è aperto al pubblico. L'edificio è in muratura ed è tinteggiato di bianco. È composto da quattro finestre monofore per quanto riguarda la facciata del fronte e tre per le facciate laterali. Tutte le finestre sono corredate da cornicioni La stazione disponeva di uno scalo merci con annesso magazzino: oggi (2010) lo scalo è stato smantellato mentre il magazzino è stato convertito a deposito. L'architettura del magazzino è molto simile a quella delle altre stazioni ferroviarie italiane. La pianta dei fabbricati è rettangolare. Il piazzale è composto da quattro binari. Nel dettaglio: Binario 1: è su tracciato deviato e viene usato per le eventuali precedenze fra i treni in direzione sud Binario 2: è su corretto tracciato; fermano i treni in direzione Arezzo Binario 3: è su corretto tracciato; fermano i treni in direzione Firenze Binario 4: è su tracciato deviato e viene usato per le eventuali precedenze fra i treni in direzione nord Tutti i binari sono dotati di banchina, riparati da una pensilina e collegati fra loro da un sottopassaggio. La stazione offre i seguenti servizi: Biglietteria self-service (solo biglietti regionali) attiva 24/24 h. Parcheggio auto Sottopassaggio Fermata autobus Etruria Mobilità Sala di attesa Parcheggio bici Il servizio passeggeri è svolto in esclusiva da parte di Trenitalia (controllata del gruppo Ferrovie dello Stato) per conto della Regione Toscana. I treni sono esclusivamente di tipo regionale. In totale sono circa cinquantadue i treni che effettuano servizio in questa stazione e le loro principali destinazioni sono: Arezzo, Chiusi e Firenze Santa Maria Novella. La linea su cui si trova la stazione fa parte del servizio Memorario Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Ponticino

Laterina Pergine Valdarno
Laterina Pergine Valdarno

Laterina Pergine Valdarno è un comune italiano di 6 381 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana. Si tratta di un comune sparso, istituito il 1º gennaio 2018 dalla fusione dei comuni di Laterina e di Pergine Valdarno. Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003 Classificazione climatica: zona D, 2000 GR/G (Laterina), zona E, 2188 GR/G (Pergine Valdarno), Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002 Il 29 e 30 ottobre 2017 si tenne un referendum nei comuni di Laterina e Pergine Valdarno che diede esito positivo (1 678 voti favorevoli e 1 445 contrari). Decisivi furono i voti della frazione di Ponticino. Istituito ufficialmente con Legge Regionale n. 66 del 5 dicembre 2017, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 50, parte prima, del 6 dicembre 2017, il nuovo comune è operativo dal 1º gennaio 2018. Il nuovo comune di Laterina Pergine Valdarno non ha ancora adottato un proprio stemma ufficiale. Per la comunicazione il Comune utilizza per il momento uno stemma inquartato che riunisce gli emblemi dei vecchi comuni di Laterina (d'azzurro, al leone d'oro, affrontato al tronco di un albero di verde, fustato al naturale e nodrito sulla sommità di un monte di 6 cime, ristretto all'italiana, d'oro) e di Pergine Valdarno (d'argento, alla fascia di rosso, accompagnata da tre anelletti dello stesso, due in capo e uno in punta). Chiesa di San Pietro a Casanuova Chiesa di Santa Maria della Neve a Laterina Propositura dei Santi Ippolito e Cassiano a Laterina Pieve dei Santi Ippolito e Cassiano a Laterina, in località Le Pievi Oratorio di San Biagio a Laterina Chiesa dell'Ascensione a Montalto Chiesa di San Michele a Pergine Valdarno Chiesa di San Pietro a Pieve a Presciano Chiesa dei Santi Iacopo e Cristoforo a Ponticino Chiesa di San Bartolomeo a Vitereta Santuario di Santa Maria della Neve a Migliari Santuario di Santa Maria in Valle Ponte romanico di Ponticino Ponte Romito: uno studio portato avanti dall'associazione culturale "La Rocca" ipotizza che lo sfondo del celebre quadro di Leonardo Da Vinci, la Gioconda, si trovi proprio nel comune di Laterina Pergine Valdarno. Castello di Migliari Castello di Montozzi Castello di Penna Tra Pieve a Presciano e il santuario di Migliari, sono stati scoperti alcuni tratti lastricati dei vecchi della strada romana che costituiva l'antico asse viario che collegava Arezzo con Siena nel fondovalle del torrente Presciano. Il tracciato, descritto nella Tabula Peutingeriana del IV secolo d.C. e riportato nello statuto del comune di Arezzo del 1327 con espressioni "strata per quas itur Senas e strata de Pescaiola", si dipartiva da Arezzo, in località Pescaiola, saliva verso le colline di Montelucci e attraverso la Valdambra raggiungeva Siena. Abitanti censiti Il comune di Laterina Pergine Valdarno comprende le seguenti località: Casanuova (248 m s.l.m., 115 abitanti) Laterina (240 m s.l.m., 1 320 abitanti) Montalto (251 m s.l.m., 1 057 abitanti) Pergine Valdarno (361 m s.l.m., 577 abitanti) Pieve a Presciano (323 m s.l.m., 267 abitanti) Poggio Bagnoli (304 m s.l.m., 92 abitanti) Ponticino (255 m s.l.m., 2 065 abitanti) Vitereta (247 m s.l.m., 35 abitanti) Altre località situate nel territorio comunale sono quelle di Casal Gori, Cavi-Casalone, Castelvecchio a Migliari, Emmaus, Il Bagno, Il Fatai, Impiano, La Colonna, La Trove, Malafrasca-San Frustino, Montozzi, Latereto, Penna, Piandichena e Rimaggio. Ferrovia Firenze-Roma Stazione di Laterina Nella frazione di Montalto Stazione di Ponticino Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Laterina Pergine Valdarno Sito ufficiale, su laterinaperginevaldarno.it.

Agna di Pratovalle
Agna di Pratovalle

L'Agna di Pratovalle è un torrente che scorre in Italia, facente parte del bacino idrografico dell'Arno. L'Agna di Pratovalle nasce dal Monte Lori a quota 1300 m, nel gruppo del Pratomagno, poco a monte della frazione di Anciolina nel comune di Loro Ciuffenna, in provincia di Arezzo. Dopo circa 14 km confluisce col fiume Arno a valle del ponte di Montalto. Di particolare rilevanza ambientale il tratto compreso fra il borgo di Pratovalle, da cui prende il nome, e il ponte di San Giustino Valdarno, ove forma i cosiddetti trogóni, bacini naturali scavati nella roccia. Nella stessa zona sono presenti resti di antichi mulini e altre opere murarie. Il torrente lambisce i centri abitati di Campogialli, Pratovalle, Sercognano e Vitereta e attraversa quello di San Giustino Valdarno. Essendo un corso d'acqua collinare ed appenninico, l'Agna di Pratovalle ha un regime tipicamente torrentizio, con piene in autunno-primavera e secche quasi totali in estate. Gli affluenti principali dell'Agna di Pratovalle sono il Borro di Ricastello, il Borro del Gattaio, il Borro di Pratovalle, il Borro di Bagnolo, il Borro di Sercognano, il Borro di Roveraia, il Borro di Vinca, il Borro della Massa e il Borro della Mazza. Il tratto dell'Agna di Pratovalle che lambisce il paese di Pratovalle è stato rappresentato dal pittore Valentino Ghiglia nell'opera Nel bosco, che rappresenta il bosco di castagneti che si sviluppa lungo il corso del torrente che si trova lungo la strada della Cortona poco prima del ponte di Pratovalle in direzione Faeto; Lungo il corso del torrente sono presenti i seguenti mulini ad acqua, oggi dismessi: Pratovalle: un documento del 6 luglio 1240 del monastero di Santa Trinità in Alpe testimonia la costruzione di un mulino, alimentato dal torrente Agna di Pratovalle e dal Borro di Pratovalle e posto lungo il primo corso d'acqua, di cui rimangono i resti, di cui rimangono i resti: l'abate don Guido attribuì al rettore della chiesa di Santa Maria di Faeto "l'uso dell'acqua e della ripa del fiumicello Agna ad oggetto di edificarvi un mulino di pertinenza della chiesa predetta". Tale struttura si trova all'esterno del paese, in prossimità della confluenza del Borro del Gattaio nell'Agna di Pratovalle. Il mulino (non è chiaro se il riferimento è a quello prima citato o quello del XVII secolo) risulta essere stato restaurato nel 1682, stando agli atti del comune di Anciolina, a cui Pratovalle dal XVI secolo in poi apparteneva; nel 1710 era gestito da Antonio Forzoni, proprietario dell'omonimo palazzo a Casamona, che fece scalpellare a sue spese le nuove macine. nel XVII secolo fu costruito un mulino ad acqua alimentato dal medesimo torrente, che rimase attivo fino al 1965, che successivamente è stato convertito in abitazione privata. Ha conservato le macine e i resti della vecchia gora; vicino a Sercognano di trova il mulinaccio, la cui presenza è attestata almeno dal 1765; San Giustino Valdarno: in via Alessandro Marchese del Borro si trova un antico mulino oggi trasformato in abitazioni private, la cui presenza è documentata almeno nel 1765; all'esterno del nucleo abitato, accessibile da via Martiri dell'Oreno, nei pressi di villa la Grotta, si trova il molinuzzo, presente almeno dal 1765, che ha conservato la gora. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Agna di Pratovalle